Cinema SerieTV News

Blockbuster torna attivo su Twitter dopo quasi due anni di silenzio

Pubblicato il 01 agosto 2022 di Lorenzo Pedrazzi

Sono in molti a provare nostalgia per Blockbuster, e più in generale per l’epoca dei videostore. Il rito di andare fisicamente in un negozio per comprare o noleggiare un film, circondati da merchandise, cartonati, locandine e commessi più o meno esperti, si è ormai perso nel tempo, sostituito dall’immediata disponibilità di film e serie tv sulle piattaforme on-line (dove però il “consumo” è spesso più disattento, e manca di interazione sociale). Anche per questo motivo, desta una certa curiosità l’improvviso ritorno della celebre catena su Twitter dopo quasi due anni di silenzio.

Gli ultimi tweet di Blockbuster risalivano infatti all’agosto del 2020, quando l’unico negozio ancora aperto negli USA – a Bend, in Oregon – offrì la possibilità di pernottare nei suoi locali con Airbnb. Ebbene, il profilo si è riattivato il 22 luglio con una gif tratta da Hocus Pocus, seguita da due tweet ironici sugli NFT e su Gigli. Per chi non lo sapesse, quest’ultimo è il noto disastro commerciale con Ben Affleck e Jennifer Lopez, “capolavoro cinematografico” che nessuno avrebbe mai consegnato in ritardo dopo il noleggio.

Ancora più scalpore, però, ha fatto il tweet in cui Blockbuster ha taggato Netflix, ringraziandolo sarcasticamente per averlo fatto chiudere.

Una strategia?

È inevitabile chiedersi se ci sia sotto qualcosa. L’ipotesi più verosimile è che sia una strategia per preparare il terreno alla famigerata sit-com di Netflix ambientata proprio nell’ultimo Blockbuster statunitense, con Melissa Fumero e Randall Park: lo scorso maggio ne abbiamo visto la prima foto.

Il colosso dello streaming è sempre stato molto furbo a ironizzare su sé stesso, capitalizzando anche sulle sue contraddizioni, quindi non sarebbe assurdo se il piano per promuovere la serie fosse questo. Blockbuster gioca con la medesima ironia: non a caso, il tweet più recente usa Sad Keanu per scherzare sulle multe per i ritardatari, che la catena non potrà mai ottenere in quanto “out of business”.

Nelle prossime settimane vedremo se il vecchio imperatore dei videostore scoprirà le sue carte. Vi terremo aggiornati.

Fonte: Twitter