Ospite al Festival internazionale della creatività Leoni di Cannes, il co-CEO di Netflix Ted Sarandos ha confermato una voce che girava da tempo: nel prossimo futuro, l’azienda proporrà un nuovo livello di abbonamento a un prezzo ridotto, che includerà la pubblicità. Netflix ha rifiutato a lungo questa opzione, salvo cambiare idea dopo aver perso 200 mila abbonati nello scorso trimestre.
Sarandos ha spiegato:
Abbiamo trascurato un grosso segmento di clientela, cioè la gente che dice: “Ehi, Netflix è troppo caro per me e non mi danno fastidio le pubblicità”. Aggiungeremo un abbonamento con la pubblicità, non aggiungeremo la pubblicità a Netflix così come lo conoscete oggi.
Ted Sarandos è tornato anche a difendere la scelta di non cancellare dal servizio gli speciali di Dave Chappelle dopo le polemiche scatenate dalle sue battute sul mondo transgender:
Non potremo mai accontentare tutti, ma è questo il bello dell’on-demand: potete spegnere. La ragione per cui la comicità è difficile è che non ridiamo per le stesse cose. Piangiamo tutti per le stesse cose, quindi il dramma è un po’ più facile da azzeccare, ma la comicità va a gusti.
Sarandos ha proseguito dicendo che “sostenere la libertà di espressione è molto importante” e che lotterebbe per proteggere i contenuti di Chappelle “fino alla Corte Suprema”. Sarandos si vanta di non aver mai tolto uno speciale di Chappelle dalla piattaforma “in nessuna parte del mondo”, aggiungendo che “la diversità di pensiero ed espressione va difesa assolutamente. Fa bene alla cultura, fa bene alla società”.
Allo stesso tempo, il CEO ammette che avrebbe dovuto “essere più comprensivo” nei confronti di alcuni dipendenti di Netflix, quando si sono detti turbati per le affermazioni di Dave Chappelle. “Di quello mi pento, ma la decisione è stata molto importante, a livello globale”.
Fonte: The Hollywood Reporter