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Il recente arresto di Ezra Miller alle Hawaii preoccupa Warner Bros. e DC, che hanno indetto una riunione d’emergenza per discutere le prossime mosse. Come sappiamo, Miller interpreta Barry Allen nel DC Extended Universe, e sarà protagonista del film che potrebbe rilanciare questo universo narrativo con una specie di reboot: si tratta ovviamente di The Flash, in uscita l’anno prossimo.
Ebbene, Rolling Stone sostiene che Warner e DC abbiano “messo in pausa ogni futuro progetto che coinvolge Miller, tra cui le sue possibili apparizioni nel DC Cinematic Universe” (l’articolo cita il nome del franchise in modo sbagliato).
È evidente che lo studio non vuole ritrovarsi dentro un vero e proprio incubo di pubbliche relazioni, con un attore gravato da atteggiamenti controversi o addirittura criminosi. Ezra Miller è stato arrestato la settimana scorsa dopo aver pesantemente importunato gli avventori di un bar, a quanto sembra perché infastidito dal karaoke. Inoltre, la coppia che lo ospitava in quel di Hilo – e che gli ha pagato la cauzione per farlo uscire di prigione – sarebbe stata minaccia dall’attore: di conseguenza, ha ottenuto un ordine restrittivo contro di lui.
Pare che la produzione di The Flash sia stata “carica di dramma”, e potrebbe essere questa una delle ragioni che hanno spinto la Warner a rinviarne l’uscita dal 4 novembre 2022 al 23 giugno 2023. Non ci sono stati episodi di violenza, né fisica né verbale, ma si racconta che Miller abbia avuto “frequenti crolli nervosi” durante le riprese, andando in crisi e dicendo spesso “non so cosa sto facendo”.
Insomma, la situazione è complicata non solo sul piano commerciale, ma soprattutto su quello umano (l’unico che conta davvero). Staremo a vedere come si muoverà la Warner nei prossimi mesi, in particolare con l’approssimarsi dell’uscita. Vi terremo aggiornati.
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The Flash è ispirato a Flashpoint. Nei fumetti, Barry Allen torna indietro nel tempo per impedire l’omicidio di sua madre Nora, e stravolge la linea temporale dell’universo DC, ritrovandosi in un presente molto diverso: in questa timeline, lui non è mai diventato Flash e la Terra vive una profonda situazione di crisi, anche perché molti supereroi non sono più tali; Wonder Woman e le Amazzoni, ad esempio, hanno conquistato il Regno Unito, mentre Aquaman ha devastato l’Europa occidentale con un maremoto per annetterla al suo dominio. Batman esiste, ma dietro la sua maschera c’è Thomas Wayne, non suo figlio Bruce, rimasto ucciso durante la famigerata rapina. Non aspettiamoci, però, una trasposizione fedele.
La sceneggiatura è opera di Christina Hodson (Bumblebee, Birds of Prey), mentre la regia è curata da Andrés Muschietti (La Madre, IT). Nel cast figurano Ezra Miller (Barry Allen / Flash), Kiersey Clemons (Iris West, storico interesse romantico di Barry), Maribel Verdú (Nora Allen, madre di Barry), Michael Keaton (il Batman di Tim Burton), Ben Affleck (il Batman di Zack Snyder), Sasha Calle (Supergirl), Ron Livingston (Henry Allen), Saoirse-Monica Jackson, Rudy Mancuso e Ian Loh (Barry bambino).
Alla regia si sono alternati Seth Grahame-Smith, Rick Famuyiwa e la coppia composta da Jonathan M. Goldstein e John Francis Daley, prima di arrivare a Muschietti.
Nel frattempo, Ezra Miller ha interpretato il Velocista Scarlatto in Justice League. L’esordio cinematografico di Barry Allen è però avvenuto in Batman v Superman: Dawn of Justice, dov’è comparso in un doppio cameo.
Fonte: ComicBookMovie