Nel 2019, quando il mondo era ancora lontano dall’incubo della pandemia, abbiamo provato a tirare le somme del “vizio dello streaming”, cercando di stimare quanto sarebbe costato ad ogni tipologia di spettatore coltivare la propria passione.
È passato un po’ di tempo, sono aumentati i costi e, soprattutto, sono aumentate le piattaforme.
Nel giro di tre anni il panorama si è decisamente allargato, si sono aggiunti nuovi concorrenti come Disney+, Apple TV+, oltreoceano abbiamo assistito alla nascita di realtà come HBO Max e Paramount+, che prossimamente, non sappiamo ancora bene quando, arriveranno anche nel nostro territorio (è stato da poco annunciato che Peacock, la piattaforma streaming di NBCUniversal, sarà disponibile per gli abbonati Sky e quelli NOW con Pass Entertainment a partire dal 15 febbraio).
La guerra dello streaming, di cui abbiamo parlato più volte, è entrata ufficialmente nel vivo e, ora più che mai, ogni piattaforma deve puntare ad aumentare i suoi fedeli. Come? Con produzioni accattivanti e interessanti, in grado di attirare l’attenzione del pubblico.
Fateci caso, al momento la maggior parte delle piattaforme hanno dei titoli che meritano di essere visti. Il problema è che sta diventando impossibile, anche per noi addetti ai lavori, vedere tutto ma soprattutto essere abbonati a tutto.
Ogni piattaforma ha un suo costo e se sommiamo i vari abbonamenti diventa subito chiaro che l’accesso a tutto ciò che di buono lo streaming ha da offrire sta diventando un lusso che pochi vogliono permettersi.
Per rendere più chiara la cosa, cerchiamo di tirare di nuovo le somme del “vizio dello streaming”.
Procediamo con ordine, elencando le principali piattaforme suddivise per passioni.
Se il vostro interesse sono i film e le serie, le principali piattaforme di riferimento sono queste:
C’è poi la questione dei “Channel” presenti su piattaforme come Prime Video e Apple TV+ che, con un costo aggiuntivo, permettono di accedere ad altri contenuti. Tra questi ricordiamo Midnight Factory (4,99 € al mese) I Wonder (3,99 € al mese) e Raro Video (3,99 € al mese).
Se il vostro interesse è invece lo sport, le principali piattaforme di riferimento sono queste:
Ogni appassionato ha anche una squadra del cuore, però, ed è proprio qui che si inseriscono i canali delle squadre di calcio, come ad esempio Juventus TV, Inter TV e Milan TV (ci limitiamo a questi perché sono le squadre con più tifosi in Italia).
Da questo punto di vista la questione si complica leggermente, perché ogni canale sembra rispondere alle sue regole. C’è chi è integrato nell’abbonamento di DAZN, chi invece va pagato a parte ed è legato a Sky. Diciamo che il costo, a seconda della squadra e del canale, può oscillare dai 3,99 € al mese ai 19,99 € l’anno.
Se il vostro interesse è la musica, le principali piattaforme di riferimento sono queste:
Non si tratta di streaming, è vero, ma molte testate permettono ormai di sottoscrivere degli abbonamenti digitali. Ecco alcuni esempi.
Dopo questo elenco, parlare di guerra dello streaming non sembra decisamente esagerato, non trovate?
Ora immaginate di essere un appassionato di cinema e serie, talmente appassionato da non voler rinunciare a niente. Prendendo in considerazione i pacchetti più economici di ogni piattaforma, il costo si aggira attorno ai 110 € al mese.
Appassionato di sport? Sempre prendendo in considerazione i pacchetti più economici di ogni piattaforma, il costo è di circa 67 € al mese.
Appassionato di musica? Con i pacchetti più economici di ogni piattaforma, il costo si aggira attorno ai 100 € al mese.
Ovviamente si tratta di una stima eccessiva, perché già ora il pubblico sta iniziando a fare la sua scelta tra gli abbonamenti e difficilmente chi ha già pagato per Spotify deciderà di mettere mano al portafogli per un’altra piattaforma musicale che bene o male offre gli stessi contenuti.
Diamo però per scontato che lo “spettatore medio” sia almeno iscritto a tre piattaforme per cinema e serie, sia anche appassionato di sport e musica e voglia essere sempre aggiornato su quello che succede nel mondo, attraverso l’abbonamento ad una testata digitale. In questo caso il costo sarebbe di circa 70 € al mese.
C’è però la “scappatoia” dei bundle, come ad esempio quelli offerti da Timvision. Al costo di 29,99 € al mese, il pacchetto GOLD offre Netflix, Disney+, DAZN, Infinity+ e, ovviamente, Timvision. Presi singolarmente, questi abbonamenti, costerebbero circa 67 € al mese. Precisiamo che l’offerta di 29,99 € è valida per i nuovi abbonati fino al 30/09/2022, il costo successivamente sarà di 44,99 € al mese, in ogni caso vantaggioso.
Visto lo scenario che si prospetta, più piattaforme dovrebbero unire le forze per offrire al pubblico pacchetti di questo genere.
Perché, come abbiamo già detto, più passa il tempo e più le piattaforme aumentano. E seguirle tutte è sul serio impossibile.