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Ghostbusters: Legacy, Jason Reitman racconta la realizzazione di QUEL cameo

Pubblicato il 01 gennaio 2022 di Marco Triolo

Ovviamente a seguire SPOILER da Ghostbusters: Legacy, ma se siete qui lo avrete capito…

In un’intervista pubblicata da Empire, il regista Jason Reitman ha raccontato che cosa sia occorso per ottenere il cameo più sorprendente del film, quello di Harold Ramis nei panni del fantasma di Egon Spengler. Già abbiamo parlato del lato tecnico della questione, con Bob Gunton chiamato a fare le veci di Ramis sul set: per quello vi rimandiamo a questo articolo.

Qui invece parleremo delle questioni più… private. Reitman ha raccontato:

La prima persona che abbia mai letto la sceneggiatura è stata mio padre, e dopo mio padre l’ha letta la famiglia Ramis. Cioè la vedova di Harold, Erica, e la figlia Violet, che conosco sin da quando eravamo bambini – eravamo entrambi sul set dell’originale, nel 1983. Ho parlato con loro di quello che intendevo fare e di come lo avremmo fatto. Sono venute sul set e hanno visto gli effetti visivi in sala montaggio. Sono state le prime persone a vedere il film. Perciò sono state parte della lavorazione dall’inizio alla fine e penso che sapessero quanto io volessi onorare Harold. Egon era il mio Acchiappafantasmi preferito. Questa è la storia degli Spengler, e questo film è dedicato a lui in tutti i sensi.

Non poteva essere solo un effetto visivo

Reitman aggiunge:

Quindi la vera domanda era “come faremo?”. Chiunque ami i film conosce esempi di personaggi virtuali che funzionano e personaggi virtuali che non si possono guardare. Una cosa è vederne uno a metà di un film, dove è di passaggio. Un’altra è se l’intero climax del film conta sul fatto che crederete che queste due persone si stanno abbracciando, che una figlia stia perdonando il padre e dicendogli addio. E che questi Ghostbusters, che sono stati separati da un’incomprensione, siano realmente uno accanto all’altro per catturare un fantasma.

Fonte: ComicBook.com