Un tempo, quella tra il regista Adam McKay e la star Will Ferrell era una delle più proficue partnership creative e umane di Hollywood. I due amici avevano fondato una casa di produzione, la Gary Sanchez Productions, e collaborato a molti progetti, tra cui Anchorman, Fratellastri a 40 anni e I poliziotti di riserva. Poi la loro amicizia è finita. Ora, Adam McKay ha raccontato a Vanity Fair il perché della sofferta rottura, e c’entra una serie HBO.
Per la precisione, l’ambizioso progetto che racconterà la storia dei Lakers anni ’80. McKay ha raccontato che Ferrell non ha preso bene la notizia del casting del suo migliore amico John C. Reilly nel ruolo del proprietario della squadra Jerry Buss. Michael Shannon era stato inizialmente scritturato nella parte, ma McKay si era poi ritrovato a doverlo sostituire. Ferrell teneva molto al ruolo, ma McKay spiega:
La verità è che, per come l’avevamo sempre concepita, la serie era iper realistica, e Ferrell non assomiglia a Jerry Buss e non ha la personalità di un Jerry Buss.
McKay ammette di non aver agito nel modo più appropriato o “da manuale”, e di non aver avvisato personalmente l’amico della decisione di scritturare Reilly:
Non volevo ferire i suoi sentimenti. Volevo essere rispettoso. Avrei dovuto chiamarlo e non l’ho fatto.
Ma non è che Will Ferrell fosse totalmente innocente, a sentire Adam McKay:
Ferrell l’ha presa come un’offesa ben peggiore di quanto avrei mai potuto immaginare. Ho tentato di mettermi in contatto con lui e gli ho ricordato di alcuni sgarbi da me ricevuti per i quali non si era mai scusato.
I problemi tra i due erano iniziati, però, una decina di anni prima, quando avevano fondato la compagnia Gary Sanchez Productions. Col tempo, Adam McKay iniziò a sentire il bisogno di lasciarsi alle spalle le commedie demenziali (e infatti negli ultimi anni ha diretto La grande scommessa, Vice – L’uomo nell’ombra e Don’t Look Up) e di lavorare meno con il collega. Il suo manager Jimmy Miller invece tentava di spingerlo continuamente a collaborare con Will Ferrell, ragion per cui McKay decise infine di licenziarlo.
Nel frattempo, le tensioni montavano: McKay decise di lasciare Funny Or Die, la start-up di contenuti video per il web fondata con Ferrell, dopo l’ingresso di Shell Oil come sponsor. Poi arrivò la decisione di chiudere Gary Sanchez. La nuova etichetta di McKay, Hyperobject Industries, prese il suo posto nella lavorazione della serie sui Lakers, e a questo punto McKay prese la decisione di scritturare John C. Reilly. Fu il punto di non ritorno.
Adam McKay racconta la gelida, ultima conversazione telefonica avuta con l’ormai ex amico Will Ferrell:
Dissi, “Beh, insomma, stiamo sciogliendo la compagnia”. E lui in pratica rispose: “Sì, esatto”. E io in sostanza gli dissi: “Passa una buona vita”. E poi pensai, “Cazzo, Ferrell non mi parlerà mai più”. Perciò non è andata a finire bene tra noi.
Fonte: Deadline