L’inizio dello sciopero nazionale delle maestranze del cinema americano era previsto per domani, lunedì 18 ottobre, ma è stato evitato per un soffio. IATSE, il sindacato delle maestranze, e AMPTP, l’associazione che rappresenta i più importanti produttori di cinema e televisione, inclusi Walt Disney Studios, Warner Bros., Paramount Pictures, Apple, Netflix e Amazon, hanno trovato un accordo per il nuovo contratto nazionale. Questo varrà per 40 mila lavoratori dell’industria del cinema e della TV.
Tutti i principali punti sul tavolo delle trattative sono stati affrontati nella stesura del nuovo contratto, inclusi:
In particolare, i lavoratori stavano lottando per il weekend, lamentando il fatto che la settimana lavorativa spesso finiva per includere il venerdì e il sabato, conteggiati come un’unica giornata con il nomignolo “Fraturday”. Il nuovo accordo concede alle maestranze un periodo di riposo minimo garantito nel weekend.
“Questo è un finale hollywoodiano”, ha commentato il presidente IATSE Matthew Loeb. “I nostri membri non hanno ceduto. Siamo tenaci e uniti”. E ha aggiunto:
Siamo andati testa a testa con alcune delle compagnie dell’entertainment e della tecnologia più ricche e potenti al mondo, e alla fine abbiamo raggiunto un accordo con AMPTP che soddisfa i bisogni dei nostri membri.
I membri di IATSE verranno informati in dettaglio dai leader sindacali locali nei prossimi giorni. In seguito si terrà una votazione online che deciderà se approvare o meno l’accordo. Nonostante le parole positive di Loeb, online molti lavoratori stanno già esprimendo il loro dissenso per un accordo che non cambia la sostanza di quanto già era in vigore prima. C’è chi fa notare che dieci ore di riposo significano comunque una giornata di lavoro di quattordici ore, e che quelle dieci ore includono anche il tempo per gli spostamenti in auto da e verso casa. Altri lamentano il fatto che gli attori hanno per contratto un riposo di dodici ore quotidiane nonostante “passino la maggior parte delle loro giornate lavorative seduti nella loro roulotte”. Restiamo in attesa di vedere come andrà la votazione, ma non è così scontato che l’accordo vada in porto.
Fonte: IATSE