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L’uomo che disegnò Dio: Kevin Spacey nel film diretto da Franco Nero

Pubblicato il 23 maggio 2021 di Marlen Vazzoler

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Kevin Spacey tornerà a recitare in L’uomo che disegnò Dio dove interpreterà un detective che investiga un artista non vedente accusato di pedofilia.

L’attore reciterà al fianco di Vanessa Redgrave e Franco Nero, regista della pellicola.

Basato sulla sceneggiatura di Lorenzo De Luca ed Eugenio Masciari, il film segue un artista non-vedente che riesce a disegnare il ritratto di chiunque, solo ascoltando la voce del suo interlocutore. L’uomo attira l’attenzione di un talent show, ma la pubblicità che ne deriva porta Emanuele ad essere accusato ingiustamente di abusi sessuali.

Le riprese

L’inizio delle riprese a Torino è imminente, ma i produttori avvertono che le date e la disponibilità dell’attore potrebbero rappresentare dei problemi per un suo ritorno sul set.

Nel corso di un’intervista tenutasi dopo l’interruzione delle riprese a causa della pandemia, Nero aveva dichiarato:

“È una storia vera, la storia di un uomo che, sebbene cieco, ritrae i volti delle persone.

Tra gli attori, ho preso contatto con Kevin Spacey. Sarei molto felice di riportarlo su un set cinematografico. Stiamo aspettando la fine della pandemia per riprendere da dove il lavoro di pre-produzione era stato interrotto.”

La sinossi:

Emanuele (Nero) è un anziano solo e non vedente, ma con un gran dono: gli basta udire la voce di qualcuno ed è in grado di disegnarne il ritratto a carboncino con una perfezione soprannaturale. Il cieco vive in un palazzo fatiscente di una grigia città, abitato per lo più da immigrati stranieri.

Scorbutico e pungente, Emanuele si è costruito nel tempo una corazza di durezza per tirare avanti. Suo unico amico è Salvatore, gestore di un internet-point che tiene per lui i contatti con una clinica giapponese dove stanno sperimentando un microchip quasi fantascientifico che forse potrà restituire la vista anche a quelli come lui.

Un giorno nella vita dell’anziano arrivano due immigrate di colore: Maria e sua figlia Iaia. La presenza di Iaia trasforma di colpo l’esistenza di Emanuele…

Spacey e le accuse

Era stato accusato di aver fatto delle avances sessuali indesiderate all’attore Anthony Rapp nel 1985, quando Rapp aveva solo 14 anni. Sono seguite una serie di accuse di molestie o aggressioni sessuali da parte di più di una dozzina di altri uomini, tutte negate da Spacey.

A causa della scadenza dei termini di prescrizione, solo un caso stava procedendo per un eventuale processo penale. L’attore era stato accusato si aver aggredito sessualmente una 18enne in un bar di Nantucket nel 2016.
I procuratori hanno abbandonato il caso nel luglio del 2019 dopo la crescente preoccupazione in merito ad una prova: la parte mancante di un testo di un telefono cellulare.

Spacey deve ancora affrontare un procedimento nei tribunali statunitensi per le accuse di abuso. Il Crown Prosecution Service (Servizio della procura della Corona – CPS) sta decidendo se accusarlo in relazione a una serie di accuse di violenze sessuali che risalgono al periodo in cui è stato il direttore artistico all’Old Vic di Londra tra il 2004 e il 2015.

Il ritorno in Italia

Spacey aveva fatto la sua prima apparizione pubblica, dopo la serie di scandali sessuali che avevano distrutto la sua carriera, nell’agosto del 2019 a Roma.

L’attore aveva partecipato all’evento dove ha letto Il Pugile di Gabriele Tinti, che parla di un combattente esausto usato per intrattenere:

Fonte The Telegraph