20th Century Studios, la divisione Disney nata dopo la fusione tra quest’ultima e 20th Century Fox, detiene i diritti della saga di Predator e ha già messo in cantiere un nuovo film, dopo il flop di The Predator. Ma ora arriva una causa legale a mettere i bastoni tra le ruote allo studio.
Una causa iniziata dagli sceneggiatori del film originale, Jim e John Thomas, che stanno tentando di riottenere i diritti del franchise sfruttando una clausola della legge sul copyright del 1978, che permette di cancellare il trasferimento iniziale dei diritti d’autore 35 anni dopo la creazione della sceneggiatura originale di un’opera.
Effettivamente, il 17 aprile, cioè ieri, sono passati 35 anni dalla conclusione della stesura della loro sceneggiatura, inizialmente intitolata Hunters. Perciò i fratelli Thomas sostengono che i diritti di Predator dovrebbero tornare in mano loro. 20th Century però ha fatto a sua volta causa ai Thomas per mantenere quei diritti.
I Thomas hanno dichiarato di aver consegnato allo studio un avviso di cessazione nel 2016, e di non aver mai ricevuto nessuna obiezione per anni. Fino a gennaio 2021, quando lo studio ha risposto la sceneggiatura di Predator si qualificava per una speciale estensione della finestra dei diritti intesa per le opere letterarie.
Le riprese del nuovo Predator, teoricamente un reboot affidato a Dan Trachtenberg (10 Cloverfield Lane), dovrebbero partire a giugno in Canada. Ma la lavorazione rischia di slittare per questa causa. E non è tutto. Se Jim e John Thomas dovessero vincere, questo potrebbe scatenare un effetto domino che rischierebbe di far perdere a Disney/20th Century molti franchise degli anni ’80 ancora oggi remunerativi.
Fonte: The Hollywood Reporter