Come sappiamo, l’Hollywood Reporter ha pubblicato un lungo report riguardante la lavorazione di Justice League e l’ambiente tossico creato sul set da Joss Whedon, chiamato nel 2017 per ultimare (e stravolgere) il lavoro di Zack Snyder dopo il suo allontanamento.
Il sito ha parlato in esclusiva con Ray Fisher, il primo ad accusare pubblicamente Whedon, rivelando nuovi dettagli dietro le quinte che non erano mai emersi prima (QUI trovate il nostro articolo).
Ma sono emersi anche dettagli sugli altri membri del cast, e a quanto pare Fisher non è stato l’unico a non apprezzare i metodi di Joss Whedon. Sembra infatti che ci siano stati attriti con ogni attore coinvolto nel film, incluso Jeremy Irons.
Soprattutto Gal Gadot in più di un’occasione si sarebbe lamentata dei cambiamenti apportati allo script.
Il picco massimo della tensione è stato raggiunto, secondo quanto riportato, nel momento in cui Joss Whedon ha costretto Gal Gadot a registrare delle battute che a lei non piacevano, minacciando di distruggere la sua carriera e, allo stesso tempo, screditando il lavoro di Patty Jenkins, regista di Wonder Woman.
Ray Fisher ha preferito non commentare la cosa, ma un testimone vicino alla produzione ha aggiunto:
Jass Whedon si è vantato di aver vinto con Gal. Le aveva detto che lui era lo scrittore e che doveva stare zitta e recitare le sue battute, altrimenti l’avrebbe fatta sembrare veramente stupida nel film.
Sembra in ogni caso che sia Gal Gadot che Patty Jenkins abbiamo contrattaccato, incontrando l’allora presidente della Warner Kevin Tsujihara. Come dichiarato dall’attrice:
Ci sono stati attriti con Joss Whedon e la Warner Bros li ha gestiti in maniera tempestiva.