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Sony Pictures ha annunciato la fine delle riprese di Resident Evil, nuovo adattamento della celebre saga videoludica che non terrà conto dei film precedenti. Alla regia del reboot c’è Johannes Roberts, lo stesso di The Strangers: Prey at Night e 47 metri.
La produzione si è svolta in sordina, ed è una sorpresa che sia già terminata. Per annunciare la fine della lavorazione, il profilo Twitter ufficiale ha pubblicato la foto di un ciak e di un vecchio televisore privo di segnale. Non è un caso che lo schermo sia così vetusto: il film si svolge infatti nel 1998, durante la famigerata notte in cui la Umbrella Corporation liberò il Virus T a Raccoon City.
Il regista aveva dichiarato la sua intenzione di “tornare ai primi due giochi originali e ricreare l’esperienza terrificante e viscerale che ebbi quando li giocai, raccontando al contempo la storia molto umana e terrena di una piccola città americana in rovina, che sia rilevante per i giorni nostri e susciti l’empatia del pubblico”. Possiamo quindi aspettarci una trasposizione più fedele rispetto ai film di Paul W.S. Anderson.
L’uscita è attesa per il 2021. Vi terremo aggiornati, ma intanto potrete vedere la foto qui di seguito.
That’s a wrap in Raccoon City. ?
diREcted by Johannes Roberts pic.twitter.com/9HdIf7shs2— Resident Evil (@ResidentEvil) December 28, 2020
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Nel cast figurano Kaya Scodelario> (Claire Redfield), Hannah John-Kamen (Jill Valentine), Robbie Amell (Chris Redfield), Tom Hopper (Albert Wesker), Avan Jogia (Leon S. Kennedy), Neal McDonough (William Birkin) e Donal Logue (Brian Irons).
Il copione di Resident Evil è opera di Greg Russo () insieme allo stesso Roberts.
Resident Evil: The Final Chapter ha chiuso la saga cinematografica di Alice (Milla Jovovich), coronando un’esalogia che – a partire dal 2002, anno di uscita del primo film – ha guadagnato 1.2 miliardi di dollari in tutto il mondo, affermandosi come il franchise di maggior successo tra quelli basati sui videogiochi.
In effetti, Resident Evil è stato l’unico “marchio” videoludico capace di imporsi a livello cinematografico, mentre gli altri sono rimasti fermi al primo capitolo, oppure hanno prodotto solo uno sparuto numero di film, senza raggiungere i numeri della saga di Paul W.S. Anderson. L’ultimo capitolo ha guadagnato soltanto 26.8 milioni di dollari negli Stati Uniti, ma l’incasso mondiale ha raggiunto la quota di 312.2 milioni di dollari, con 160 milioni provenienti dalla sola Cina: considerando il budget di partenza – 40 milioni – non c’è dubbio che The Final Chapter sia stato un successo.
Fonte: ComicBookMovie