Cinema

Lynne Ramsay porterà sul grande schermo La bambina che amava Tom Gordon

Pubblicato il 17 novembre 2020 di Filippo Magnifico

Importanti news per il film ispirato a La bambina che amava Tom Gordon di Stephen King.
Il progetto, che, come abbiamo già detto, coinvolge la moglie di George A. Romero, sarà diretto da Lynne Ramsay, regista di …e ora parliamo di Kevin e A Beautiful Day – You Were Never Really Here.
La Ramsay porterà sul grande schermo una sceneggiatura scritta da Christy Hall, co-creatrice e produttrice esecutiva della serie Netflix I Am Not Okay With This.

Il film sarà prodotto da Jon Berg di Stampede Ventures e Roy Lee di Vertigo Film, produttore di It Capitolo Due e Doctor Sleep, oltre a Ryan Silbert e Christine Romero. La vedova del regista, creatore dei moderni zombie cinematografici, è coinvolta perché il marito aveva tentato di adattare il romanzo anni fa, prima della sua scomparsa.

La trama

La bambina che amava Tom Gordon racconta la storia di Trisha McFarland, una bambina che si perde durante un’escursione nei boschi insieme alla madre recentemente divorziata e al fratello. Sola e spaventata, la bambina di nove anni finisce per vagare nove giorni nei boschi, allontanandosi sempre più dalla civiltà. A poco a poco, sete, fame e stanchezza iniziano aprocurarle allucinazioni. Trisha si ritrova così a parlare con una serie di personaggi immaginari. Tra cui il suo idolo, un giocatore di baseball di nome Tom Gordon. A seguire la sinossi ufficiale del romanzo.

“Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare”. Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la sua maglietta blu dei Red Sox (quella che ha 36 Gordon sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco, alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: “Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria”. Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva.

Fonte: THR