Cinema netflix

MANK, le prime reazioni elogiano il film di David Fincher

Pubblicato il 30 ottobre 2020 di Lorenzo Pedrazzi

GUARDA ANCHE: Il trailer e il poster di MANK

Mank uscirà il prossimo 4 dicembre su Netflix, ma alcuni critici americani hanno già visto l’attesissimo film di David Fincher, e l’embargo per le reazioni è scaduto.

Com’era prevedibile, i commenti sono molto buoni, in alcuni casi persino entusiasti. Vengono elogiati la fotografia di Erik Messerschmidt e il particolare sound design in mono, mentre si dà per scontato (ne parla anche Variety) che Fincher sarà candidato all’Oscar per la Miglior Regia. Alcuni parlano inoltre di Amanda Seyfried come Migliore Attrice Non Protagonista: nel caso, sarebbe la sua prima nomintion agli Academy Awards.

Molti critici lo definiscono un film “per cinefili”, e ne sottolineano lo sguardo critico sull’età dorata di Hollywood. Pare che sia molto ricco di dettagli storici, e che non parli tanto della realizzazione di Quarto potere (ovvero Citizen Kane), ma delle circostanze e del clima che l’hanno ispirato.

Come sappiamo, al centro di Mank ci saranno Herman J. Mankiewicz (Gary Oldman) e la scrittura del celebre film di Orson Welles. Potrete leggere i tweet qui di seguito.

I tweet

GUARDA ANCHE: Il primo teaser di MANK

La sinossi ufficiale

La Hollywood degli anni ’30 viene raccontata attraverso gli occhi del pungente critico sociale e sceneggiatore alcolizzato Herman J. Mankiewicz mentre si affretta per finire la sceneggiatura di “Quarto Potere” per Orson Welles.

Il cast

GARY OLDMAN nel ruolo di HERMAN J. MANKIEWICZ
AMANDA SEYFRIED nel ruolo di MARION DAVIES
LILY COLLINS nel ruolo di RITA ALEXANDER
ARLISS HOWARD nel ruolo di LOUIS B. MAYER
TOM PELPHREY nel ruolo di JOE MANKIEWICZ
SAM TROUGHTON nel ruolo di JOHN HOUSEMAN
FERDINAND KINGSLEY come IRVING THALBERG
TUPPENCE MIDDLETON come SARA MANKIEWICZ
TOM BURKE come ORSON WELLES
JOSEPH CROSS come CHARLES LEDERER
JAMIE McSHANE nel ruolo di SHELLY METCALF
TOBY LEONARD MOORE come DAVID O. SELZNICK
MONIKA GOSSMANN nel ruolo di FRAULEIN FREDA
e CHARLES DANCE come WILLIAM RANDOLPH HEARST

Mankiewicz, Welles e Quarto potere

Mankiewicz fu il primo sceneggiatore incaricato da Welles per scrivere il film, e alcuni storici – come Pauline Kael – sostengono che fu sua l’idea di raccontare una storia ispirata a William Randolph Hearst, editore e imprenditore americano su cui è basata la figura di Charles Foster Kane, il protagonista di Quarto potere. Altri, fra cui Robert L. Carringer, supportano invece la versione di Welles, da lui spiegata a Peter Bogdanovich nelle loro celebri conversazioni:

L’idea originaria del film e la sua struttura base furono il risultato di una nostra collaborazione diretta; dopo ci separammo e nacquero due sceneggiature: una scritta a Victorville dal signor Mankiewicz e l’altra a Beverly Hills da me […] La versione finale della sceneggiatura […] è frutto di entrambe.

Pare che Welles volesse attribuirsene la paternità assoluta, nonostante lui l’abbia negato. In ogni caso, alla fine accettò di porre anche la firma di Mankiewicz nei crediti ufficiali del film, collocandone il nome sopra il suo. Paradossalmente, Quarto potere vinse il suo unico Oscar proprio per la sceneggiatura, condivisa quindi da Welles e Mankiewicz.

La versione di David Fincher

Sarà interessante scoprire l’approccio di David Fincher a questa querelle. Il fatto che Mankiewicz sia il protagonista del film induce a credere che Mank adotterà il suo punto di vista, magari traendo ispirazione dal saggio Raising Kane di Kael, dove lo sceneggiatore è ritratto come “un perdente dal cuore buono, indisciplinato e sempre invischiato in qualche problema, ma dotato di un acume che si trasforma nella sua salvezza” (per citare lo stesso Carringer in Come Welles ha realizzato Quarto potere).

Fonte: Collider