Si torna a parlare di Justice League e delle accuse mosse da Ray Fisher contro Joss Whedon.
Come molti di voi sicuramente sapranno, il regista di Avengers fu chiamato per sostituire Zack Snyder in corsa. Gli fu chiesto di rigirare una bella fetta del film, tra il 60 e il 90%, e secondo quanto dichiarato dall’interprete di Cyborg, il suo comportamento sul set fu “offensivo” e “disgustoso”.
A parte queste poche parole, però, non si conoscono nello specifico i dettagli di quanto successo e durante un recente Q&A su Instagram Fisher ha spiegato il motivo che lo spinge ad essere così vago.
L’attore ha fondamentalmente confermato quello che un po’ tutti sospettavamo: è legato ad un accordo di non divulgazione che, almeno per il momento, non gli consente di essere più specifico.
Sono ancora legato ad un contratto e ad un accordo di non divulgazione. Quindi devo fare molta attenzione a quello che posso o non posso dire. Rischio di essere citato in giudizio. Quindi, per tutti coloro che cercano dettagli più specifici, mi dispiace ma non posso darli in questo momento. Devo gestire la situazione, in modo tale da non infrangere le mie responsabilità professionali.
Questo spiega anche il silenzio del resto del cast del film. Anche gli altri “membri della Justice League” hanno firmato un contratto, che contiene le stesse clausole.
Nel frattempo si attende l’arrivo della cosiddetta Snyder Cut, la versione originale del film concepita da Zack Snyder, che sarà rilasciata su HBO Max nel 2021.
Fonte: HH