LEGGI ANCHE: LA SPIEGAZIONE DEL FINALE DELLA TERZA STAGIONE DI DARK
In molti hanno appena terminato la visione della terza stagione di Dark, serie Netflix che ha ormai ottenuto scettro e corona di “show più complicato della storia della tv” (in attesa delle prossime stagione di Westworld, serie HBO che concorre anch’essa al “titolo”); molti altri si apprestano a terminare la visione proprio in questi giorni, ed altri ancora invece si stanno affacciando allo show in questo periodo, a cominciare dalla prima stagione, spinti dal tam-tam di amici e conoscenti.
Dark è sicuramente la serie del momento, e la sua complessità fa si che si rinnovi continuamente come vivo argomento di discussione; online sono moltissimi gli articoli che cercano di spiegare non solo il finale dello show (cliccando QUI potete leggere anche il nostro contributo alla “causa”) ma anche tutta la serie di connessioni fra personaggi, di parentele, di viaggi temporali, di viaggi dimensionali, di piani segreti e di regole per il viaggio nel tempo o nel multiverso.
Netflix è ben conscia di questa complessità di fondo di Dark, che se in parte tende a scoraggiare lo spettatore superficiale o in cerca di leggerezza, dall’altra ne definisce l’estrema forza: poiché Dark è sì complicata, ma anche estremamente coerente nella sua narrativa interna, che si snoda in 3 stagioni dove a livello di sceneggiatura, quasi incredibilmente, tutto torna alla perfezione, senza alcun buco di trama o estremo abuso della sospensione dell’incredulità.
Cliccando QUESTO LINK è possibile collegarsi al sito ufficiale che Netflix ha sviluppato attorno alla serie, disponibile in varie lingue ma purtroppo non in italiano. Al primo ingresso, il sito ci chiede a quale punto della serie siamo arrivati: tutti i contenuti relativi agli episodi che non abbiamo ancora visto verranno opportunamente oscurati per far sì che un incauto viaggiatore alla ricerca di risposte non incappi in alcuno spoiler (per cambiare tale impostazione è necessario chiudere e riaprire il sito tramite il link principale, poiché riaggiornare semplicemente non è abbastanza per resettare la scelta).
Uno schema nella home che ci permette questa scelta mostra anche l’andamento dei viaggi nel tempo correttamente rapportato agli episodi in cui tali viaggi avvengono: il calcolato caos che ne consegue, selezionando la serie completa, è quello mostrato nell’immagine qui sotto, che inserisce a sinistra i viaggi all’interno dell’Universo di Adam, a destra quelli all’interno dell’Universo di Eva e in verticale i viaggi nell’Universo Originale (questo schema sarà poi ripreso all’interno di ogni voce del sito).
Una volta all’interno, è possibile scegliere fra un’infinità di contenuti diversi: dalla semplice sinossi di ogni episodio, alla narrazione, trattata cronologicamente (e non a seconda dalla narrazione ad episodi) della storia di ogni personaggio. Un menù in alto a destra apre tre opzioni: WHO (Chi), WHAT (Cosa) e WHEN (Quando): il primo menù contiene quindi tutti i personaggi principali e secondari di Dark, con relative informazioni ed indicazione degli episodi dove ritrovarle; il terzo menù ci offre una indicativa descrizione della città di Winden, teatro della vicenda, nei momenti “temporali” più importanti dello show ed il secondo, probabilmente il più interessante di tutti, si concentra su determinati oggetti o luoghi importanti per la serie. Fra questi, segnaliamo la sezione relativa al misterioso quaderno in pelle che fin dalla prima stagione passa di mano in mano e che contiene una sorta di guida ai viaggi nel tempo, o quella relativa all’orologio in cui è incisa la frase “Per Charlotte”, sulle scene da molto prima di quanto riuscissimo a ricordare.
La sezione relativa ai personaggi ci mostra anche l’andamento cronologico degli eventuali viaggi nel tempo (o nelle diverse dimensioni) di cui questi sono protagonisti, con un grafico simile a quello soprastante che di evento in evento si arricchisce di date ed informazioni aggiuntive.
In basso è disponibile anche un albero genealogico completo, simile a quello che vediamo nella serie sul pavimento della sala della setta Erit Lux di Eva: al centro vediamo il simbolo dell’infinito, che simboleggia il figlio-paradosso senza nome di Jonas e della Martha alternativa proveniente dall’Universo di Eva, mentre ai due lati si sviluppano i relativi alberi genealogici, pressoché uguali tranne che per un particolare: nell’Universo di Eva, Mikkel non ha mai viaggiato nel tempo, quindi non è mai diventato Michael Kanwald e non ha mai permesso a Jonas di nascere.
Ripetiamo in chiusura il link al sito, che potete trovare cliccando QUI.