Cinema Star Wars

Josh Trank parla del film su Boba Fett: “Ho lasciato per non essere licenziato”

Pubblicato il 06 maggio 2020 di Marco Triolo

In una lunga intervista pubblicata da Polygon, Josh Trank si confessa, parlando del fallimento di Fantastic 4 e del suo nuovo film, Capone, di cui da poco abbiamo visto il trailer. Ma l’intervista si concentra anche su un altro film del regista, in questo caso mai realizzato: lo spin-off di Star Wars dedicato a Boba Fett.

Prima ancora di girare Fantastic 4, Trank era stato infatti ingaggiato per dirigere quello che sarebbe dovuto diventare un film della linea A Star Wars Story incentrato sul mercenario mandaloriano. Poi arrivarono le riprese di Fantastic 4, le brutte voci sul suo comportamento sul set raggiunsero il capo di Lucasfilm Kathleen Kennedy e, in breve, quello che pareva il promettente inizio di carriera di un nuovo talento si trasformò in una debacle. In aprile 2015, Trank non si presento alla Star Wars Celebration, dove avrebbe dovuto essere accolto come un membro della “famiglia” e parlare del suo Boba Fett. Disse che aveva l’influenza. Tutti capirono che si trattava di una scusa e che Trank era stato probabilmente licenziato.
Ora, però, il regista ha chiarito di aver dato lui stesso le dimissioni:

Me ne andai perché sapevo che mi avrebbero licenziato se non lo avessi fatto io.

Era stato Simon Kinberg, sceneggiatore e produttore di Fantastic 4, a chiedergli se avrebbe voluto realizzare un film di Star Wars. All’epoca, Josh Trank viveva in una casa a Benedict Canyon, a poca distanza dalla casa in cui George Lucas viveva con la moglie Marcia Lucas e tra le cui mura aveva scritto Guerre stellari. Fu visitando quella casa che Trank venne colto da “visioni fuori dal mondo”. In breve aveva pronto un soggetto in tre atti per il film di Boba Fett.

Lo presentò a Kathleen Kennedy, Kiri Hart di Lucasfilm e il presidente Disney Alan Horn. L’idea piacque e Trank fu messo sotto contratto. Un privilegio, quello di poter giocare con la mitologia creata da George Lucas, riservato fino a quel momento solo a J.J. Abrams. Trank fu presentato da Lucasfilm come “un talento incredibile”, con “una grande immaginazione e senso dell’innovazione”. Un anno dopo avrebbe lasciato il film.

Boba Fett addio

Poco dopo aver disertato la Star Wars Celebration, Trank disse ai suoi agenti che non avrebbe realizzato il film e che non gli interessava lavorare ad altri blockbuster. Poi si diffuse la notizia del suo licenziamento dal film, da lui mai smentita. E, nello stesso periodo, la giornalista di The Hollywood Reporter Kim Masters lo citò come esempio negativo in un’intervista a Kathleen Kennedy e Steven Spielberg: “Quando cercate giovani registi, come sapete che non state ingaggiando un altro Josh Trank?”. “E chi sarebbe?”, rispose Spielberg. Trank si consolò, all’epoca, scrivendo: “Almeno so che ha visto Chronicle“.