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George Floyd: Don Cheadle, Steve Carell e molte altre star sostengono la causa dei manifestanti

Pubblicato il 31 maggio 2020 di Filippo Magnifico

In questi giorni molte celebrità, come ad esempio John Boyega, si sono schierate dalla parte di George Floyd. La morte dell’uomo ha fatto tornare a galla una questione che, regolarmente, si è riproposta nel territorio americano: la violenza della polizia contro le persone afroamericane.

Nomi importanti come Don Cheadle, Steve Carell, Seth Rogen e Janelle Monáe hanno deciso di sostenere la causa dei manifestanti, che sono stati arrestati durante le proteste pubbliche, facendo delle donazioni al Minnesota Freedom Fund, un’organizzazione no profit che aiuta a salvare persone con un basso reddito, che non avrebbero i mezzi per affrontare le spese che un arresto comporta.

La morte di George Floyd

George Floyd, afroamericano, è stato fermato verso le otto di sera di lunedì 25 maggio da due agenti bianchi. Secondo una nota della polizia «appariva sotto gli effetti di alcol e droga» e, sempre stando a quanto riportato dalla polizia, avrebbe opposto resistenza all’arresto.
Quello che sappiamo di sicuro è che uno dei due agenti lo ha bloccato a terra, premendogli con forza il ginocchio all’altezza del collo.

Tutto questo di fronte a moltissimi passanti, che hanno fatto notare ai poliziotti quanto fosse eccessivo e pericoloso – per la vita del povero George Floyd – quel gesto.
«Non si muove nemmeno, dannazione» ha detto uno dei passanti mentre l’agente continuava a premere con forza quel ginocchio sulla sua testa.
E George Floyd, poco dopo, ha smesso di muoversi sul serio. Per sempre.

Il suo calvario, durato ben 10 minuti, è diventato pubblico grazie al video di un passante, che ha denunciato la cosa ed è stato ricondiviso migliaia di volte.
Quattro agenti di polizia sono stati licenziati dopo questo tragico e inaccettabile evento ed è stata coinvolta l’FBI per indagare su quanto successo.