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Uncharted: il film racconterà una storia di origini mai vista prima!

Pubblicato il 18 febbraio 2020 di blogmaster

Quella del film di Uncharted è una strada lastricata di buone intenzioni, ma pochi risultati. Almeno finora. Il lungometraggio è già passato tra le mani di numerosi registi, e dopo l’abbandono di Travis Knight il posto dietro la macchina da presa è ancora vuoto. Secondo voci di corridoio, il nuovo cineasta incaricato di dare vita al progetto dovrebbe essere Ruben Fleischer, forte del successo di Venom. La data di uscita resta fissata per il 5 marzo 2021, e la Sony non sembra intenzionata a mollare la presa.

La dichiarazione di Tom Holland

Tra un cambio in corsa e l’altro, la costante è l’attore scelto per calarsi nei panni di Nathan Drake: Tom Holland. Il giovane interprete è sempre capace di elargire grande ottimismo, e regala ai fan di Uncharted una dichiarazione che getta luce su una delle tante domande che circondano l’operazione: quale storia verrà raccontata?

Credo che Uncharted possa offrire una componente che di solito manca nei film tratti da videogiochi: una storia di origini. I videogiocatori non avranno idea di cosa verrà raccontato all’interno della pellicola. E chi non si è mai approcciato prima alla saga, si divertirà con il film e non si sentirà escluso, perché tutti riceveranno informazioni inedite nello stesso momento. Sono davvero entusiasta all’idea di lavorare al film, è stato necessario molto tempo. Ho letto la nuova versione dello script mentre stavo venendo qui, ed è una delle sceneggiature migliori che abbia mai letto. Salta letteralmente fuori dalle pagine.

Una precisazione che chiarisce anche uno dei dubbi atavici che accompagnano da sempre il casting di Tom Holland: perché scegliere un attore così giovane? Il Nathan Drake della saga videoludica è decisamente più attempato. La deduzione era già abbastanza scontata, ma la precisa intenzione di raccontare una storia d’origini giunge come una conferma.

I vantaggi di una storia originale

Una soluzione oculata, specie quando i videogiochi sono in grado di rivaleggiare, a livello di narrativa e messa in scena, con i migliori blockbuster sfornati da Hollywood. Con l’indubbio vantaggio, peraltro, di avere molte più ore a disposizione per raccontare una storia complessa. La definizione “film interattivo”, sebbene un pò antiquata, non risulta fuori luogo per descrivere numerosi videogame di grande successo.

La trasposizione diretta di un capitolo della saga di Uncharted, dunque, apparirebbe già azzoppata ai nastri di partenza. Non solo la narrazione sarebbe flagellata da inevitabili tagli ed adattamenti, ma l’interattività consentita dal medium di partenza si disperderebbe nel passaggio sul grande schermo. La fruizione attiva diventerebbe passiva.

Meglio, allora, proporre un soggetto inedito, capace al contempo di approfondire la mitologia della saga e fornire un punto d’ingresso ideale per nuove leve. Certo, i precedenti non sono incoraggianti. Il film di Assassin’s Creed, lanciato in pompa magna con forti pretese di canonicità, è stato un clamoroso insuccesso. Tuttavia, recenti successi ai botteghini lasciando pensare che forse il tempo potrebbe essere propizio per il riscatto dei cine-videogame. Uncharted sarà capace di riscattare l’intero filone?

Fonte: IGN.com