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Mission: Impossible – Riprese ferme per l’emergenza Coronavirus, Tom Cruise bloccato a Venezia

Pubblicato il 24 febbraio 2020 di Filippo Magnifico

A quanto pare l’emergenza Coronavirus nel nostro territorio sta avendo ripercussioni anche sulla lavorazione del prossimo capitolo della saga Mission: Impossible.
Come sappiamo, la produzione si è da poco spostata Venezia. Nella città lagunare erano previste le riprese di alcune scene, che avrebbero coinvolto anche il celebre Carnevale.

Con l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria, però, sono state attuate diverse misure per contrastare il dilagarsi dell’epidemia. Sono stati sospesi gli eventi pubblici in alcune regioni italiane, quindi, e chiusi anche i luoghi aperti al pubblico, come ad esempio i cinema. Il Veneto è tra le regioni interessate e questo ha comportato uno stop delle riprese.

Stando a quanto riportato da Fanpage.it, al momento il protagonista Tom Cruise sarebbe bloccato nel suo hotel per misure precauzionali. Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

UPDATE: È arrivato anche il comunicato di Paramount. Da sottolineare che secondo quanto riportato da Deadline, Tom Cruise non si troverebbe a Venezia. Come sempre vi terremo aggiornati su ogni sviluppo.

Prendendo atto delle misure di cautela attuate dal governo locale per contrastare la minaccia del Coronavirus, abbiamo deciso i modificare il nostro piano di riprese previsto a Venezia per tre settimane. […] Continueremo a monitorare questa situazione e a collaborare con i funzionari sanitari e governativi durante l’evolversi di questa vicenda.

Regia e cast

Come sappiamo, Christopher McQuarrie girerà i prossimi due Mission: Impossible uno di seguito all’altro
Accanto a Tom Cruise vedremo ancora Rebecca Ferguson, Simon Pegg e Ving Rhames. Ci saranno inoltre Nicholas Hoult e Hayley Atwell (la Peggy Carter del Marvel Cinematic Universe), mentre dal primo capitolo della saga tornerà Henry Czerny nei panni di Eugene Kittridge, ex direttore dell’IMF. Tra le new entry vedremo infine Shea Whighman e Pom Klementieff.