SerieTV ScreenWEEK Originals The Doc(Manhattan) is in
Del club delle serie tornate sulla scena per una nuova stagione ad anni e anni di distanza dall’ultima, accanto, che so, a un X-Files o a Una mamma per amica, c’è anche Innamorati pazzi (Mad About You), la sitcom con Paul Reiser e Helen Hunt andata in onda sulla NBC per sette stagioni, tra il ’92 e il ’99, prima di tornare in pista per un altro giro (stagione 8) due mesi fa. Com’è nata questa serie imparentata con altre sitcom famose della NBC, a cominciare da Friends, e in cui si appianavano anche vecchie delusioni della vita reale, cercando di non fare la battuta sbagliata in presenza di Yoko Ono? Da un’idea dello stesso Paul Reiser, che in Innamorati pazzi, serie da lui prodotta e interpretata, ha firmato anche il tema musicale utilizzato nelle prime stagioni. Mancava poco si occupasse anche delle luci e del catering.
Sono i primissimi anni 90 e Paul Reiser ha terminato i suoi tre anni sul set de I miei due papà ed è noto al grande pubblico soprattutto come il viscido leccapiedi della corporation che vuole vendere a tutti i costi gli xenomorfi come armi biologiche (il Carter Burke di Aliens – Scontro Finale) e per i primi due Beverly Hills Cop. Perché Pubblifollia – A New York qualcuno impazzisce (Crazy People, 1990) l’hanno visto probabilmente in tre, se escludiamo il regista e i suoi stretti congiunti. Reiser ha messo in piedi una società di produzione e l’ha chiamata Nuance Productions. Il nome viene da una sua battuta nel suo primo film, A cena con gli amici di Barry Levinson (Diner, 1982): “You know what word I’m not comfortable with? Nuance. It’s not a real word. Like gesture. Gesture’s a real word. With gesture you know where you stand. But nuance? I don’t know”.
Reiser immagina quindi con Danny Jacobson – sceneggiatore di Pappa e ciccia e creatore già di altre serie, come David Rules –questa sitcom sui problemi di tutti i giorni di una coppia di sposini di Manhattan, il documentarista Paul Buchman (lo stesso Reiser) e la moglie Jamie, che si occupa di pubbliche relazioni. Due caratteri ovviamente molto diversi, due innamorati che solo con il tempo imparano a conoscersi davvero, eccetera, eccetera. Come Jamie viene scelta la californiana Helen Hunt, che all’epoca non ha ancora trent’anni e viene anche lei dal cinema, dove ha già recitato nei generi più diversi, dal thriller alla fantascienza (Trancers – Corsa nel tempo), dalla commedia (Voglia di ballare, con Sarah Jessica Parker) al drammatico d’autore (Peggy Sue si è sposata di Francis Ford Coppola).
Il primo episodio di Mad About You va in onda sulla NBC il 23 settembre del 1992. La prima stagione dura 22 episodi, ma la sua formula piace e gli ascolti crescono, toccando l’apice nella terza, soprattutto per le ragioni che vedremo tra un attimo. Nella stagione ’94 – ’95, con 14 milioni e mezzo di spettatori di media, Innamorati Pazzi (come viene ribattezzata la serie in Italia) è l’undicesimo programma più visto d’America. In una classifica dominata da altre due serie NBC, con le quali Innamorati Pazzi si trova anche a incrociare il suo cammino, in una serie di crossover.
La NBC ricorre infatti più volte anche qui al vecchio trucco di agganciare una serie nuova a una di punta per sfruttarne la scia. Nella prima stagione di Innamorati Pazzi va così in scena il crossover con Seinfeld (episodio 8, “L’appartamento della discordia”), quando Paul cede il suo appartamento da single a Cosmo Kramer (Michael Richards). In un altro, Paul s’imbatte in Jerry Seinfeld.
Nelle stagioni successive, decollato il fenomeno Friends, i produttori cercano di agganciare le storie dei Buchman a quel treno. Lisa Kudrow di Friends interpreta così la cameriera Ursula Buffay, la gemella di Phoebe Buffay, in un ristorante frequentato spesso da Paul e Jamie. Le due serie vanno in onda una dopo l’altra al giovedì sera, e il fatto che siano ambientate nello stesso mondo è ribadito più volte: un black-out in Innamorati Pazzi in un episodio della terza stagione viene seguito da una cena a lume di candela, a causa proprio di quel black out, provocato dal cugino di Paul (Ira Buchman, interpretato da John Pankow) nello show precedente.
Ma ci sono anche altri incroci, meno vistosi. Siccome Mad About You è dichiaratamente ispirata a un grande classico della TV americana degli anni Sessanta, il Dick Van Dyke Show, in un episodio Carl Reiner riprende il personaggio di Alan Brady interpretato trent’anni prima. Un’altra puntata, con Steve Buscemi (stagione 1, episodio 7), è ispirata a un ricordo poco piacevole per lo stesso Buscemi: anni prima, durante uno spettacolo per stand-up comedian, Buscemi aveva fatto talmente pena che avevano mandato un altro comico sul palco a sostituirlo, a metà numero. Il comico era Paul Reiser.
L’elenco di altre guest star, come da tradizione delle sitcom USA, è anche qui lunghissimo, e include di tutto: da Andre Agassi e Cyndi Lauper a James Cameron e Mel Brooks (che per quattro episodi è lo zio di Paul, Phil), da Rudy Giuliani a John Astin, da Jerry Lewis a Yoko Ono, Bruce Willis, Brent Spiner. In una puntata c’è anche Dan Castellaneta, la voce originale di Homer Simpson: il che è curioso, perché la voce italiana di Homer, il compianto Tonino Accolla, doppiava il Paul Buchman di Reiser.
L’effetto traino funziona, dicevamo, e Innamorati Pazzi fa per anni il pieno di ascolti. E di premi. Helen Hunt vince l’Emmy come miglior protagonista femminile in una serie comica per quattro anni di fila, e arrivano anche un Golden Globe e altre statuette. Le storie dei Buchman, del cane Murray e dei loro parenti (invadenti, chiaro. Pure quella una sacra tradizione delle sitcom) vanno però in crisi d’ascolti nell’ultima stagione, complice anche uno di quegli spostamenti in palinsesto che tagliano le gambe a una sitcom già a corto di spunti. L’avventura dei Buchman si chiude il 24 maggio del ’99, dopo 164 puntate, con l’episodio doppio “The Final Frontier” (“Gran finale”). Mabel, la figlia della coppia diventata ormai adulta (qui interpretata da Janeane Garofalo), racconta cos’è successo nei vent’anni successivi. Quasi 20 milioni di televisori sono sintonizzati sulla NBC per vedere il gran finale, appunto. Il quotidiano New York Daily News calcola che a guardare la doppia puntata sono quella sera 28 milioni di statunitensi.
Sembra finita, ma non è così. Perché vent’anni dopo Mad About You riparte – dicevamo – per un’ottava stagione. Un revival da 12 episodi, usciti in due blocchi da sei a novembre e dicembre sulla piattaforma on demand Spectrum Originals. Con Paul Reiser, Helen Hunt e tanti degli altri vecchi protagonisti, interpretati dagli stessi attori: John Pankow, Cynthia Harris, Anne Ramsay… In un’intervista al Chicago Tribune, la scorsa primavera, Paul Reiser spiegava di non aver mai pensato davvero, negli ultimi vent’anni, a un revival di Innamorati Pazzi. “Io e Helen Hunt ci siamo sempre detti di non guardare indietro, di non fare qualcosa di nostalgico. Ma poi con tutti questi reboot abbiamo iniziato a parlarne e abbiamo capito che l’unica chiave di lettura possibile era vedere come i personaggi sono cambiati quando la prole, ormai cresciuta, va via di casa. È un momento che ho vissuto, e che è molto interessante nelle dinamiche di una coppia”. Il primo episodio della nuova stagione s’intitola non a caso “The kid leaves”.
Uno dei momenti che Reiser ricorda con più emozione, delle sette stagioni precedenti, è l’incontro con Yoko Ono. Da grande fan di John Lennon, aveva ripetuto a tutti per giorni che non andava fatta alcuna battuta sui Beatles. Ma in questo modo si erano ritrovati sul set senza una storia, e dovevano improvvisare. A quel punto è stata la stessa Ono a suggerire loro di scherzare pure su quegli argomenti che Reiser aveva timore di tirare in ballo: “Tanto che sono stata io a sfasciare i Beatles lo dicono sempre tutti”. La storia diventa perciò quella di un Paul nervoso che dice a Jamie di non menzionare la faccenda Beatles a Yoko Ono, e quest’ultima scherza sulla cosa. Con tanto, nei credits a fine puntata, di lettone da Bed-In e Yoko che dice “Give Peace a Chance” sulle note di una delle canzoni più celebri del marito…