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I migliori film del 2019 secondo ScreenWEEK – La classifica di Marco Lucio

Pubblicato il 28 dicembre 2019 di Marco Lucio Papaleo

È sempre difficile fare i conti con l’anno cinematografico appena passato: non importa quanti film sei riuscito a vedere, ce ne sarà sempre qualcuno che è sfuggito e, magari, sarebbe entrato di diritto in classifica. Classifica che, nel mio caso, è sempre volutamente soggettiva e mediata più da un fattore emozionale che da un giudizio oggettivo, perché non credo ai giudizi perentori, soprattutto sul cinema.
Oltretutto, ad essere sinceri, quest’anno c’è stato poco che mi ha fatto sussultare il cuore, e molte di queste emozioni le ho vissute con pellicole che il buio della sala l’hanno visto poco o niente: le produzioni destinate a Netflix o Amazon Prime Video hanno fatto un salto di qualità notevole e innegabile, ed eccole quindi fare capolino in chart, andando ad occupare anche i posti delle “menzioni speciali”, tra cui rientrano certamente opere come The Irishman, Klaus e Storia di un matrimonio.
Alla mia selezione (composta rigorosamente da titoli distribuiti ufficialmente nel nostro Paese durante il 2019) mancano diversi titoli meritevoli che devo ancora recuperare… sicuramente comincerò da qualcuno di quelli consigliati dai miei colleghi: date uno sguardo anche alle loro classifiche!
La classifica di Filippo
La classifica di Lorenzo

Shazam!


A conti fatti, Shazam! è il film di supereroi che mi è piaciuto di più, quest’anno, pur nella sua semplicità… o forse proprio in virtù di essa. Quando un genere riscopre le sue radici e non se ne vergogna, ma anzi le porta in spalla, io faccio sempre il tifo per lui.

Pokémon: Detective Pikachu


Nonostante qualche ingenuità di troppo sul finale, il primo live action sui mostriciattoli tascabili Nintendo vince e convince, effettuando una transizione intelligente dai pixel del Game Boy alla CGI di ultima generazione: cosa tutt’altro che scontata quando parliamo di film tratti dai videogiochi.

I due Papi


Un film biografico decisamente atipico, nato praticamente da un meme e supportato da due attori maiuscoli, contornati da un contesto assai funzionale e accattivante. Il valore della produzione è alto, la scrittura arguta e i momenti buffi si sprecano. Si nota qualche piccola incertezza qua e là nell’affrontare gli spigoli delle personalità dei due protagonisti, ma sono proprio queste increspature e il lato umano degli stessi a dare anima e corpo alla pellicola.

Rocketman


Altra biografia, un po’ indulgente ma coinvolgente come poche, tra gli stupendi pezzi di Elton John abilmente inseriti, una regia sapiente e la tematica di fondo sempre attuale. Taron Egerton, poi, è praticamente nato per la parte.

C’era una volta…a Hollywood


Il film di Tarantino che ho apprezzato di più da molti anni a questa parte. Una favola con poca di quella boria autoreferenziale di cui erano intrisi gli ultimi exploit, ma con un amore sconfinato per il Cinema, chi lo fa e chi lo narra.

6 Underground


La nuova belva di Michael Bay non si può descrivere, solo tentare di cavalcare, per poi finire inevitabilmente disarcionati dopo pochi minuti di follia e adrenalina. Una dinamica meno convulsa del solito ma uno spettacolo sempre ai massimi livelli, summa della filosofia e dell’arte di un grande della cinepresa, spesso ingiustamente bistrattato. Dove si firma per vederlo in IMAX?

Alita: Angelo della battaglia


Questo 2019 di relativa magra cinematografica ci (mi) ha fatto qualche regalino: dopo un bel film tratto da un videogioco, un miracolo ancora più grande: un bel film americano tratto da un manga! Roba su cui non avrei mai scommesso, nonostante la sapiente mano di James Cameron alla produzione.

Fast & Furious: Hobbs & Shaw


I puristi del grande cinema con la puzza al naso avranno abbandonato la classifica tre o quattro posizioni fa, quindi saranno rimasti in pochi a scandalizzarsi se metto un F&F nella mia personale TOP 10. Una saga capace di trasformarsi senza mai perdere il suo centro, ovvero rapporti umani e assurde acrobazie (in auto o meno) per riuscire in imprese da fine del mondo, ma senza mai prendersi troppo sul serio… a meno che non si parli di famiglia.

Jumanji: the Next Level

Sapete quando si dice che i migliori film tratti dai videogiochi non sono tratti da videogiochi specifici? È vero. E Jumanji ne è uno dei esempi cardine, questo nuovo episodio in particolar modo. Oltretutto, è anche un ottimo sequel e un geniale modo di rinnovare un franchise in modo divertente.

Creed II


Se le altre posizioni della classifica non sono poi così rigide, di certo nulla smuoverà dal trono Creed II, sequel anche migliore dell’originale e capace di ritirare le fila di discorsi aperti tra i 35 e i 45 anni fa, ripescando personaggi e situazioni che sono parte integrante della storia del cinema e non sottoponendoli semplicemente a un moscio gioco nostalgico, ma valorizzandoli nell’ottica di un seguito degno ed epico.