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Terminator Destino Oscuro: problemi tra Cameron e Miller sul set?

Pubblicato il 06 novembre 2019 di blogmaster

Terminator: Destino Oscuro ha debuttato nelle sale di tutto il mondo, con un buon riscontro da parte della critica (70% di gradimento su Rotten Tomatoes) che l’ha definito “il miglior capitolo della saga dai tempi di Terminator 2“. Considerata la qualità degli altri sequel, questo risultato era il minimo indispensabile. Tuttavia, è un ottimo punto di partenza, nonostante un esordio non proprio entusiasmante ai botteghini che potrebbe minare la prosecuzione del franchise (ne abbiamo parlato qui).

La dichiarazione di James Cameron

Un’altra ombra sta avvolgendo il progetto in queste ore. Quella delle polemiche. Pare infatti che il produttore James Cameron e il regista Tim Miller abbiano avuto forti contrasti sul set, riguardo alla direzione creativa da imprimere alla pellicola. Dinanzi ad una domanda riguardante tali intemperanze, Cameron ha risposto quanto segue:

Sono stati molti [i contrasti]. E qualcuno sta ancora lavando il sangue che cola dalle pareti dopo quelle battaglie creative. Questo è un film che è stato forgiato nel fuoco. Ma fa parte del processo creativo, giusto? Il mio lavoro con Robert [Rodriguez] su Alita è stato molto differente. Robert ha amato la sceneggiatura, ha amato tutto, mi ha detto: “Voglio solo fare questo film. Voglio realizzare questo film nel modo in cui lo intendi tu”. E io ho risposto: “No, tu devi girare il tuo film”. Con Tim mi sono trovato nella situazione opposta, con lui che voleva realizzare il suo film a tutti i costi. E io mi sono detto: “Certo, ma conosco questo mondo giusto un pochino”.

Contrasto costruttivo o distruttivo?

Generalmente le divergenze creative tra i vari reparti di una produzione dovrebbero essere taciuti. Specie in fase di marketing, quando l’idea di un team compatto e unito è fondamentale per l’immagine del progetto. Ciò detto, il commento di James Cameron non appare irrispettoso nei confronti di Tim Miller, che peraltro non viene dipinto come un rivale da sconfiggere a tutti i costi. Lo stesso Cameron riconosce l’importanza del tocco creativo che i registi devono infondere nei film a loro affidati.

Ciò che traspare è una situazione abbastanza tipica nell’ambito dei processi creativi: l’incontro/scontro tra idee diverse ed esigenze differenti. Uno scontro che, se gestito nel rispetto delle reciproche parti, può portare al beneficio del prodotto a cui si sta lavorando e, in ultimo, a quello dei consumatori. La dichiarazione di James Cameron appare dunque costruttiva, e non distruttiva. Esattamente come i confronti tra il regista di Avatar e Tim Miller. Certo, queste dichiarazioni potrebbero essere di circostanza, ma Cameron è noto per non avere particolari peli sulla lingua. Di conseguenza, almeno in questo caso, possiamo dormire sonni tranquilli.

Fonte: IndieWire.com