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Rinviato più volte, martoriato dai reshoot e affossato dalla critica, Dark Phoenix è stato un prevedibile insuccesso anche al box office: nel week-end di apertura ha guadagnato solo 33 milioni di dollari, il risultato peggiore nella saga degli X-Men.
Ebbene, KCRW ha raccolto le dichiarazioni di Simon Kinberg, sceneggiatore e regista del film, qui al suo esordio dietro la macchina da presa. Per lui non è un problema parlarne, perché “in realtà il film mi piace molto, e realizzarlo è stata un’esperienza meravigliosa”. Il cineasta aggiunge che le precedenti date di uscita (novembre 2018 e febbraio 2019) gli sembravano più adatte a Dark Phoenix, essendo concepito più come un film intimo e drammatico che come un grande blockbuster estivo. Inoltre, il fatto di essere stato preceduto da Avengers: Endgame non ha aiutato. Ciononostante, Kinberg è abbastanza onesto da non imputare la colpa al periodo dell’uscita:
Ma non darei la colpa al week-end [di uscita]. È chiaramente un film che non ha trovato una connessione con il pubblico che non l’ha visto, e non ha trovato una connessione abbastanza forte con il pubblico che invece l’ha visto. Quindi, la responsabilità è mia. Quando fai un film, non puoi controllare ciò che succederà nel momento in cui lo lasci andare per il mondo.
Ma cosa è andato storto?
Non credo ci sia stato un errore singolo. Credo che una combinazione e un’accumulazione di problemi abbiano condotto a un week-end molto deludente.
La storia di Dark Phoenix è stata effettivamente travagliata (il finale è stato cambiato per le assonanze con Captain Marvel), ma i problemi del film vanno ben oltre i reshoot e gli slittamenti dell’uscita. Kinberg, a giudicare dalle sue parole, sembra essersene reso conto.
In DARK PHOENIX, gli X-MEN affrontano il nemico più formidabile e potente: un membro della squadra, Jean Grey. Durante una missione di salvataggio nello spazio, Jean resta quasi uccisa quando viene colpita da una misteriosa forza cosmica. Una volta tornata a casa, questa forza non solo la rende infinitamente più potente, ma anche molto più instabile. Lottando con questa entità dentro di sé, Jean scatena i suoi poteri in modi che non può né comprendere né contenere. Perdendo il controllo, mentre fa del male alle persone che ama di più, Jean comincia a sbrogliare il tessuto che tiene insieme gli X-Men. Ora, con la famiglia che sta crollando, devono trovare un modo per restare uniti… non solo per salvare l’anima di Jean, ma anche il nostro pianeta da una stirpe aliena che vuole sfruttare questa forza come un’arma e governare la galassia.
Il cast di X-Men: Dark Phoenix – ambientato negli anni Novanta – è ricchissimo: tornano infatti James McAvoy (Charles Xavier), Michael Fassbender (Magneto), Jennifer Lawrence (Mystica), Sophie Turner (Jean Grey), Nicholas Hoult (Bestia), Tye Sheridan (Ciclope), Alexandra Shipp (Tempesta), Kodi Smit-McPhee (Nightcrawler), Evan Peters (Quicksilver) e Lamar Johnson. A loro si è aggiunta Jessica Chastain nel ruolo di antagonista.
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Il copione di Simon Kinberg s’ispira al celebre arco narrativo di Fenice Nera, già mostrata in X-Men 3, dove però si esprimeva solo in una deludente trama collaterale. Un accenno a questa evoluzione malvagia di Jean Grey (Sophie Turner) è stato fatto nell’epilogo di X-Men: Apocalisse, quando Jean ha sbloccato l’aura di Fenice per sconfiggere Apocalisse. La potentissima entità cosmica nota come Fenice Nera prenderà il controllo dell’eroina, corrompendone le azioni e il punto di vista.
Fenice Nera è uno dei personaggi più potenti dell’Universo Marvel. Si tratta di un’entità cosmica che abita il corpo di Jean e innesca la cosiddetta Saga di Fenice Nera, pubblicata su Uncanny X-Men fra il gennaio e l’ottobre del 1980, scritta da Chris Claremont con i disegni di Dave Cockurm e John Byrne. Da tempo, i fan sperano di vederla trasposta al cinema in maniera adeguata, poiché rappresenta un capitolo fondamentale nella mitologia dei mutanti.
Le musiche sono di Hans Zimmer.
Fonte: Heroic Hollywood
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