Keya Morgan, ex assistente e manager di Stan Lee, è stato arrestato in Arizona sabato mattina. Su di lui pendeva un mandato della polizia di Los Angeles. Morgan è accusato di incarcerazione illegale, furto e circonvenzione di incapace. Le accuse si riferiscono ovviamente al suo tanto discusso rapporto personale e d’affari con Stan Lee, che negli ultimi mesi prima della sua scomparsa a novembre era stato, secondo i famigliari, manipolato da Morgan e allontanato da tutti.
Le accuse di furto si riferiscono in particolare ai 262 mila dollari che Lee avrebbe dovuto incassare da una sessione di autografi, e che invece non sono mai giunti nelle tasche dell’ex capo della Marvel. L’accusa di incarcerazione illegale nasce dalla decisione di Morgan di forzare il trasloco di Stan Lee dalla sua casa di Hollywood Hills a un condominio a Beverly Hills nel giugno 2018. In seguito, Lee fu strappato dal controllo di Morgan quando l’uomo fu arrestato per aver fatto telefonate fasulle al 911 in modo da convincere l’anziano di essere in pericolo.
L’indagine sul caso di Stan Lee è partita nel marzo 2018. In un comunicato del dipartimento di polizia di Los Angeles si legge: “Il signor Lee possedeva un’eredità stimata intorno ai 50 milioni di dollari e non aveva chiara protezione da opportunisti che avrebbero potuto inserirsi nella sua vita e prenderne il controllo”. “Si è reso evidente che nessuno aveva la chiara autorità legale di agire in nome del signor Lee. Eppure, Morgan ha esercitato il suo controllo e la sua influenza su Lee”.
La cauzione di Morgan è stata fissata a 300 mila dollari. L’uomo dovrà ora attendere di essere estradato a Los Angeles.
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Fonte: Variety
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