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Dopo Netflix, anche Disney e Warner contro la legge anti-aborto in Georgia

Pubblicato il 30 maggio 2019 di Marco Triolo

Dopo Netflix, anche Disney e WarnerMedia hanno fatto sapere che ritireranno le loro produzioni dalla Georgia se passerà la controversa legge anti-aborto del governatore Brian Kemp. Nota come “Heartbeat Bill”, la legge dovrebbe impedire gli aborti dopo la sesta settimana di gravidanza, o non appena un medico avrà avvertito il battito cardiaco del feto.

Bob Iger, CEO di The Walt Disney Company, ha dichiarato all’agenzia Reuters che sarebbe “molto difficile” per la compagnia continuare a lavorare in Georgia se la legge dovesse entrare in vigore. “Penso che molti dei nostri dipendenti non vorrebbero lavorare lì, e noi dovremmo rispettare la loro volontà. Attualmente stiamo tenendo d’occhio la cosa con attenzione”.

WarnerMedia si è aggiunta al coro delle proteste con un comunicato. “Terremo d’occhio la situazione da vicino”, vi si legge, “e se la nuova legge entrerà in vigore, potremmo rimettere in discussione la Georgia come base delle nostre prossime produzioni”.

L’ADDIO DELLA DISNEY SAREBBE UN DURO COLPO PER LA GEORGIA

Un ritiro della Disney sarebbe un durissimo colpo per la Georgia. Negli ultimi anni, lo stato è diventato una nuova mecca per le produzioni hollywoodiane, grazie a una tassazione molto favorevole. Da tempo i Marvel Studios girano lì i propri progetti, da Captain America: Civil War a Spider-Man: Homecoming, via via fino a Black Panther, Avengers: Infinity War ed Endgame.

WarnerMedia ha appena iniziato a girare in Georgia The Conjuring 3 e ci girerà The Suicide Squad. Già in lavorazione ci sono le serie HBO Lovecraft County (prodotta da Jordan Peele e J.J. Abrams) e The Outsider, prodotta da Jason Bateman.

Fonte: The Hollywood Reporter

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