Cinema Interviste

Emily Blunt ci racconta la nuova Mary Poppins

Pubblicato il 21 dicembre 2018 di Redazione

Di Sonia Serafini

Che fosse un’attrice in grado di interpretare qualsiasi ruolo lo si era capito già da tempo, ma questa volta Emily Blunt ha superato la prova del nove. Non era facile interpretare in maniera credibile e dare une personale versione di un personaggio così iconico come Mary Poppins, ma la Blunt ce l’ha fatta. La sua Mary è elegante, arguta, simpatica e tremendamente british. L’abbiamo incontrata in occasione del junket londinese di Il ritorno di Mary Poppins, bellissima nonostante l’estenuante tour de force della promozione e il freddo inglese.

Il film è anche una lettera d’amore per questa città, da londinese mi rende ancora più orgogliosa farne parte.

Così risponde la Blunt alla domanda sulla sua città, senza cadere in facili trappole Brexit, ci concentriamo subito sul personaggio, del quale dichiara:

Mary è potente, è una persona che mette a posto le cose, che comprende la sua efficienza. Per me è stato bellissimo interpretarla, non avrei mai pensato di potere essere lei, o di danzare con dei pinguini, ma tutto è possibile persino l’impossibile.

Quando le chiedo se ha avuto paura, dei paragoni, di non essere all’altezza lei risponde di si:

Ho avuto paura perché è come inoltrarsi in un personaggio iconico e devi cercare di maneggiare con cura tutto, però mi è piaciuto sentirmi impaurita perché è come una sfida continua, che poi è alla base del mio lavoro, non mi sono mai sentita più fortunata di interpretare un personaggio come lo è stato con lei.

Quando le faccio notare che il film è ambientato negli anni ’30 e forse ora non funzionerebbe quel tipo di educazione, non è d’accordo:

Funzionerebbe secondo me, il suo messaggio è universale e credo che ne abbiamo davvero bisogno, Mary Poppins è senza tempo. Rob ha ambientato il film nella grande depressione per la fragilità del tempo, ma sarebbe se fosse al giorno d’oggi. Quando ripenso ai miei ricordi di Mary Poppins vedo quei bambini sicuri nelle sue mani, quindi si funzionerebbe la sua educazione, in più il suo messaggio è semplice ma diretto, non prendere tutto troppo seriamente, guardare le cose da differenti punti di vista, cercare gioia e magia in tutti i modi possibili.

A questo punto mi sembra ovvio che Mary Poppins possa essere tranquillamente definita un supereroe, Emily Blunt ride e annuisce aggiungendo “in fondo scende dal cielo con un ombrello”. Prima di chiudere la piacevole chiacchierata c’è una curiosità emersa in questi giorni, sembra che il marito, John Krasinski, non fosse a conoscenza delle sue doti canore:

Perché non canto davanti a lui! Non canto davanti le persone, con quelle con le quali hai più intimità è ancora più imbarazzante.

Fossi al suo posto non sarei così timida, vista l’incredibile performance che ci ha regalato con Mary Poppins, vincendo una sfida incredibile e riportando il mito della tata più famosa al mondo al cinema.

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