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Game Night: Jason Bateman e Rachel McAdams sono la coppia dell’anno, la recensione

Pubblicato il 18 aprile 2018 di Redazione

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Recensione a cura di Michele Monteleone

Questa è la recensione estremamente positiva di un film che non vincerà neanche un premio.
Game Night – Indovina chi muore stasera? non è un grande film, niente che, vostro cugino hipster, quello con gli occhiali di corno e un feticismo quasi maniacale per Wes Anderson, vorrà mai proiettare nella rassegna di fine anno nel suo cinema autogestito (il salotto de casa della pora nonna). Ma sapete una cosa? Che si fottesse vostro cugino!
Sì, perché Game Night – Indovina chi muore stasera? è una di quelle commedie americane che si mettono nel solco di film come Due Single a Nozze, Sballati per le Feste, Ti presento i miei e Notte Folle a Manhattan (con cui ha forti punti in comune) e fa il suo sporco lavoro di farti uscire felice dal cinema e, nei prossimi anni a venire (molti secondo me), farti rimanere incollato al divano appena ne vedi un minuto a caso passato in televisione in prima o seconda serata.

Iniziamo dicendo che lo script di Mark Perez è praticamente inaffondabile, caratterizzato da ottimi personaggi e una sequela di splendide scene in un crescendo di incontrollata follia.
I protagonisti della storia sono la tipica coppietta della periferia americana fatta di prati all’inglese, macchine parcheggiate nel vialetto e labrador che abbaiano da dietro lo steccato bianco. Max e Annie, interpretati da Jason Bateman e Rachel McAdams, sono però uniti da un’inesauribile e selvaggia febbre per la competizione, sono il re e la regina delle game night. Si sono conosciuti sfidandosi in un bar a Trivial e ora ospitano le loro personali serate dedicate alla competizione in cui sono invitati fissi i loro amici. Il gruppo che partecipa alle serate è composto dalla coppietta di fidanzatini del liceo Kevin e Michelle, l’amico scemo, Ryan (interpretato da un deliziosamente stralunato Billy Magnussen) che continua a portare alle serate delle improbabili partner, solitamente svampite ventenni. La game night che dà il via alla storia però è particolare, infatti è tornato in città Brooks, il fratello di Max e l’unica persona contro cui il nostro non vince mai, ed è lui a ospitare la game night. Brooks è un uomo di successo, ha una casa esageratamente lussuosa, la macchina dei sogni di Max, un lavoro importante e la tendenza a strafare. Così, quando viene rapito durante la game night con “delitto a sorpresa” che ha organizzato, tutti credono che faccia parte del gioco e iniziano a seguire gli indizi. È così che ha avvio una folle notte in cui i nostri in breve scopriranno di trovarsi invischiati in affari più grandi di loro, verranno inseguiti, ricattati, si troveranno sotto il fuoco di un gruppo di mafiosi e a organizzare il furto di un Uovo Fabergé.

In un cast praticamente perfetto, capitanato dalla coppia dell’anno (davvero, sembrano sempre stati marito e moglie) composta da Jason Bateman e Rachel McAdams, ci sono da segnalare le ottime performance di due attori che vengono dal piccolo schermo. La prima palma d’oro va assegnata alla bravissima Sharon Horgan, protagonista del geniale Catastrophe, che veste i panni di Sarah, la prima fidanzata con un’età appropriata e un cervello funzionante che Ryan porta a giocare con gli amici. Davvero esilaranti le battute secche e cattive con cui rimette in riga e sottolinea l’adorabile idiozia di Magnussen, con una piacevole inversione dei ruoli in cui, la bionda stupida, questa volta è il personaggio maschile e non quello femminile.

E poi c’è Jesse Plemons che aveva avuto il suo primo ruolo importante in Saturday Night Lights e che, negli ultimi anni, con quella sua faccia stranissima e incredibilmente espressiva, si sta ritagliando un ruolo di prim’ordine tra i caratteristi ad Hollywood. Nella parte dell’inquietante vicino poliziotto, sempre impegnato ad accarezzare il cagnolino bianco come un villain di James Bond, la sua ossessione per l’ex moglie e il suo bruciante desiderio di essere riammesso alle game nights, riesce a dare vita e corpo a un personaggio che rimarrà a lungo nella memoria degli spettatori. I suoi lunghissimi silenzi, lo sguardo fisso, i suoi spaventosi sorrisi, sono un marchio di fabbrica che funzionerebbe per creare un validissimo personaggio del Saturday Night Live cosa che, nella caratterizzazione di un semplice comprimario, denota la cura con cui è stato confezionato il film.

Come dicevo all’inizio, Game Night – Indovina chi muore stasera? non è la commedia che ridefinirà il genere, ma è un film solidissimo in grado di farvi ridere tutta la serata, con un’ironia che non vi farà sentire in colpa. Ha poi un altro grande pregio, in una produzione massiva e da catena di montaggio di commedie tutte molto simili che hanno come grandissimo difetto il fatto di essere girate e scritte con pressapochismo, Game Night – Indovina chi muore stasera? si esalta invece di piccoli tocchi d’autore. Interessanti le sfocature nei campi lunghi che mostrano i paesaggi trasformandoli in veri e propri tabelloni da gioco. Ancora sono molto ben girate e funzionali un paio di scene in piano sequenza che movimentano l’azione in una commedia che fa, anche del movimento e della frenesia, la sua forza. Per girare una commedia che funzioni basta davvero poco e quasi mai sono richieste particolari accortezze nella regia, ma Daley e Goldstein invece ci mostrano un particolare amore per il loro film che, alla fine dei conti, ripaga e viene percepito dallo spettatore che legge, dietro a queste piccole accortezze e scelte della regia, una passione sincera per la materia. Sembra poco, ma soprattutto quando si parla di progetti che hanno evidenti aspirazioni commerciali e popolari, l’onestà di chi li produce non è per nulla scontata.

Più in alto in questa recensione paragonavo il film a Notte folle a Manhattan, con Steve Carell e Tina Fey, in cui una coppia di coniugi della periferia newyorkese venivano inseguiti da un gruppo di criminali per un malaugurato scambio di persona, durante una “date night” passata lontana da casa e bambini. Game Night – Indovina chi muore stasera? funziona praticamente su un impianto identico, ma riesce a dosare in maniera migliore i vari ingredienti di una commedia action, eccellendo soprattutto nelle scene che fanno capo alla seconda parola che definisce il genere, l’azione per l’appunto. Il risultato è un film che non si ferma un secondo, che salta da una situazione paradossale all’altra, martellando lo spettatore di battute con un ritmo incalzante e mascherando con questo incessante flusso di ilarità quelli che potrebbero essere i difetti della pellicola.

Game Night – Indovina chi muore stasera? si conquista quindi un posto speciale in quella ristretta schiera di commedie americane dalla vocazione fortemente commerciale che però riescono a dare un cuore alla propria opera, vincendo un ruolo da protagonista in un settore indecentemente affollato della produzione cinematografica.

QUI la nostra intervista a Jason Bateman

QUI la nostra intervista a Kyle Chandler e Jesse Plemons

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