Cinema

Mark Wahlberg, la strada per il successo passa attraverso il riscatto personale

Pubblicato il 03 gennaio 2018 di Filippo Magnifico

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Mark Wahlberg non è più Marky Mark. Forse non è neanche più Mark Wahlberg, anche se non ha cambiato nome. È una persona completamente nuova, che ha provato in prima persona diversi gironi dell’Inferno prima di diventare l’attore che tutti noi conosciamo, corteggiato da grandi nomi come Paul Thomas Anderson, Tim Burton, Martin Scorsese, Peter Jackson e, ultimo ma non perché meno importante, Ridley Scott, che lo ha scelto per la sua ultima fatica, Tutti i soldi del mondo.

Ma torniamo a quel nome, Marky Mark. Anzi, torniamo indietro nel tempo, più precisamente nel 1971, anno in cui il piccolo Mark Robert Michael Wahlberg nasce a Boston. La sua è una famiglia numerosa, ultimo di 9 figli, Mark cresce a stretto contatto con la strada, che può formarti ma può anche segnare in maniera indelebile la tua vita. La strada è quella sbagliata, infatti, e Mark la percorre tra crimine e droga. A 14 anni fa già parte di una gang, a 16 anni perde il controllo, esagera, oltrepassa quel limite rasentato per troppo tempo. Per il pestaggio di due giovani vietnamiti finisce in carcere. Venticinque arresti in totale per una condotta di certo non esemplare, una condanna a 10 anni per tentato omicidio, ridotta successivamente a due. Quarantacinque giorni passati nel carcere di Deer Island House. E qualcosa dentro di lui cambia.

Uscito dal carcere, il giovane Mark decide di rifarsi una vita e chiede l’aiuto del fratello Donnie, diventato membro dei New Kids on the Block e nel pieno del suo successo. Con lo pseudonimo di Marky Mark ottiene un contratto discografico e con i The Funky Bunch firma qualche hit di successo negli anni ’90, tra cui la famosa ‘Good Vibrations’, realizzata in collaborazione con la famosa cantante dance Loleatta Holloway.

Marky è un bel ragazzo, ha gli addominali scolpiti e un’aria vissuta che intriga anche il mondo della moda. Calvin Klein lo sceglie per una campagna pubblicitaria al fianco di Kate Moss. ‘Good Vibrations’ diventa disco di platino. Le cose non potrebbero andare meglio per il giovane Marky, che sembra aver detto definitivamente addio al suo passato. Ma non è così. Il passato torna a tormentarlo all’improvviso, durante uno show televisivo diventa di dominio pubblico e il mondo della musica decide di voltargli le spalle.

Ci pensa il mondo del Cinema ad offrirgli una terza possibilità. Quella buona. Marky Mark non esiste più, c’è solo Mark, un attore che passa il primo periodo della sua carriera tra particine e ruoli più o meno mediocri. Film dopo film, fino a due più che meritate nomination agli Academy Awards e ai Golden Globe come miglior attore non protagonista, per la sua interpretazione in The Departed – Il bene e il male di Martin Scorsese.

Nel 2014 la rivista Forbes lo inserisce al decimo posto nella lista degli attori più pagati del mondo, mentre nel 2017 conquista il primo posto, con un guadagno di 68 milioni di dollari. Il suo talento continua ad essere apprezzato dai più grandi registi, come il già citato Ridley Scott, che lo ha scelto per il ruolo di Fletcher Chace in Tutti i soldi del mondo. Come dichiarato dallo stesso Scott:

Si vede che è un attore di rara sensibilità, senza parlare del suo sano senso dell’umorismo. Quello che mi piace davvero di Mark è che è un attore ‘poco teatrale’. Ti ci puoi sempre immedesimare, anche nelle circostanze più estreme.

Mark Wahlberg è un uomo nuovo ora. Si è diplomato a 40 anni, dal 2009 è spostato con la modella Rhea Durham, da cui ha avuto quattro figli. Ma soprattutto ha trovato Dio, che a quanto pare gli ha mostrato la retta via vista attraverso l’ottica di Hollywood. La sua esperienza può essere di aiuto per gli altri, come ha recentemente dichiarato:

Non mi sono mai vergognato di parlare del mio passato, di tutte le decisioni sbagliate che ho preso, del fatto di essere stato legato a delle gang o di essere stato in prigione. Proprio per questo penso ci si possa identificare con me a livello personale. È per questo che ora cerco di fare tutto ciò che posso per aiutare i giovani. Voglio dirvi che c’è qualcuno che ha già passato tutto quello che state passando voi in questo momento e che è riuscito a cambiare la sua vita, trasformandola in qualcosa di positivo. Provo rimorso per tutti gli sbagli che ho commesso, se potessi tornare indietro per cancellare alcune cose che ho fatto, lo farei.

L’ex ragazzo di strada prega ogni giorno ora. Per cancellare tutto ciò che ha fatto in passato, per non perdere la retta via che ha faticato a trovare. La terza possibilità si è rivelata vincente. Per lui, per il pubblico, per Hollywood. E forse anche per Dio. Almeno così sembra.

Tutti i soldi del mondo arriverà nelle nostre sale il 4 gennaio. Il film ruota attorno al famigerato rapimento del sedicenne John Paul Getty III (Charlie Plummer), nipote del miliardario, il quale però rifiuta di pagare un riscatto di 17 milioni di dollari per liberarlo. La madre del ragazzo, Gail Harris (Michelle Williams), trova aiuto nel consigliere di Getty (Mark Wahlberg) e affronta una corsa contro il tempo per salvare suo figlio. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa (Ultimatum alla Terra, The Last Castle) a partire dal libro di John Pearson, ovviamente basato sulla vera storia del rapimento di John Paul Getty III.

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