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Il libro della giungla di Jon Favreau è stato uno dei grandi successi commerciali del 2016: 350 milioni di dollari solo nel mercato americano e 900 milioni al botteghino mondiale. Ma che fine ha fatto Jungle Book: Origins di Andy Serkis, realizzato con la motion capture e interpretato da un cast stellare composto dallo stesso Serkis nei panni di Baloo, Benedict Cumberbatch è Shere Khan, Christian Bale è Bagheera, Cate Blanchett è Kaa, Naomie Harris è Nisha e Freida Pinto, tanto per citare solo alcuni nomi.
Al San Diego Comic-Con il filmaker ha avuto la possibilità di parlare con Screen Rant in merito alle differenze tra il suo film e quello di Favreau. Innanzitutto la location, la pellicola della WB è stata girata in Sud Africa e non in uno soundstage di Los Angeles.
“Il nostro usa la Performance Capture e il loro no. Il nostro è stato girato in esterno, in vere location, abbiamo girato nel Sud Africa. [Il film] è molto più simile alla fotografia live action… Abbiamo questi attori che hanno interpretato gli animali, a differenza [del loro solo doppiaggio] degli animali, c’è una grossa differenza in questo. Il modo in cui si incarna il personaggio e come si possiede il ruolo dalla concezione alla sua paternità. [Questa versione], come [nel] libro, è radicata nell’India. Il colonialismo e la fine del secolo, quindi c’è una sorta di autenticità e credo che dia la sensazione di essere più vicino al mondo di Rudyard Kipling”.
Trattandosi di un adattamento più vicino all’opera originale, il pubblico di riferimento non sono i bambini:
“Inoltre [il nostro Libro della giungla] è fatto per un pubblico più vecchio – non per i bambini di 5 anni, non è per le età dei film per famiglie della Disney. E’ più dark, molto più vicino al libro di Rudyard Kiplings, al tono del libro di Rudyard Kipling”.
Jungle Book: Origins debutterà nei cinema americani il 19 ottobre 2018.
Fonte Screen Rant
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