Cinema Attualità

Mahershala Ali: da House of Cards e Hunger Games, al primo Oscar?

Pubblicato il 18 febbraio 2017 di Filippo Magnifico

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Un nome che proviene dalla Bibbia, più precisamente dal Libro di Isaia. Un nome importante, che nel giro di pochissimo tempo è riuscito a conquistare Hollywood e il pubblico. Mahershala Ali ha da poco fatto il suo ingresso nelle sale italiane con Moonlight, l’acclamata pellicola diretta da Barry Jenkins. Un ruolo che gli è valso una più che meritata candidatura all’Oscar come Migliore Attore non Protagonista, che l’ha consacrato una volta per tutte nell’olimpo delle star. Ma la sua carriera non è cominciata con questo film e comprende molti altri titoli degni di nota.

Nato ad Oakland, in California, nel 1974, Mahershala Ali scopre il mondo della recitazione dopo la laurea in Scienze della Comunicazione conseguita presso il Saint Mary’s College of California e subito decide di approfondirlo con profonda determinazione. La sua prima apparizione televisiva è nella parte del dottor Trey Sanders nella serie drammatica Crossing Jordan. Seguono altri ruoli televisivi e poi il debutto sul grande schermo con Il curioso caso di Benjamin Button, dove interpreta il ruolo di Tizzy Weathers.

Nel 2013 la partecipazione alla serie Netflix House of Card, dove interpreta il suo primo grande ruolo: Remy Danton, lobbysta ed ex responsabile per la comunicazione. Un personaggio particolarmente intenso, che gli vale una candidatura agli Emmy. Sul grande schermo partecipa anche alla saga di Hunger Games, dove recita al fianco di Jennifer Lawrence nel ruolo di Boggs, capo della sicurezza del Distretto 13. Successivamente Netflix gli regala un altro grande ruolo: Cornell “Cottonmouth” Stokes nella serie Marvel’s Luke Cage, senza contare un altro titolo importante come Free state of Jones, che l’ha visto dividere lo schermo con il premio Oscar Matthew McConaughey.

Il suo ruolo in Moonlight è “marginale”. Una breve ma straordinaria performance che lascia il segno. Interpreta Juan, uno spacciatore che diventa il mentore del giovane protagonista Chiron e si prende cura di lui con l’aiuto di Teresa, la sua ragazza dal cuore d’oro. I suoi insegnamenti si riveleranno fondamentali e aiuteranno il giovane a sopravvivere negli anni successivi — fino a quando, da adulto, non diventerà anche lui a suo modo una versione di Juan.

Il 26 febbraio, Notte degli Oscar, sapremo se quel personaggio, quell’interpretazione è riuscita sul serio a conquistare l’Academy. Di sicuro ha conquistato il pubblico e non smetterà di farlo.

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