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Legion, la nuovissima serie FX che vanta per protagonista il figlio schizofrenico del Professor Xavier degli X-Men, sta per arrivare sui nostri teleschermi nei primi mesi del 2017. L’attesa per lo show è altissima, e proprio ieri Jeph Loeb (vice presidente esecutivo di Marvel Television), Noah Hawley (sceneggiatore della serie) Lauren Shuler Donner (produttore esecutivo della serie) e il cast (Dan Stevens, Rachel Keller, Aubrey Plaza, Bill Irwin, Katie Aselton, Amber Midthunder e Jeremie Harris) hanno mostrato la prima metà del pilot ai presenti e risposto ad interessanti domande poste dal publico.
IL MONDO DI LEGION
Riguardo i collegamenti effettivi che potremmo vedere sullo schermo, la Donner e Loeb hanno cercato di mantenere il massimo riserbo, ma hanno accennato alla possibilità, con sibillini indizi, alla presenza di Xavier, anche se forse semplicemente nominato o presente off-panel: i legami fra David ed il professor X dovrebbero in ogni caso essere chiariti nel corso dello show.
Dovrebbe essere chiaro, viste le annose questioni riguardo la divisione dei diritti cinematografici, che Legion non sarà in alcun modo connesso al MCU (Marvel Cinematic Universe): nessun rimando agli Avengers, agli eroi Netflix, ad Agents of S.H.I.E.L.D. e a tutte le produzioni legate all’universo cinematografico/televisivo unito, come ad esempio per l’accordo con Sony per Spider-Man (ma Loeb ha aperto una porta rimasta a lungo chiusa, come diremo in seguito). Discorso diverso però per quanto concerne i mutanti portati sul grande schermo da 20th Century Fox: in più di un modo e non linearmente, le strade di Wolverine e soci potrebbero scontrarsi con quelle di David Haller alias Legion, soprattutto se la serie diventerà un appuntamento fisso negli anni a venire; il regista Bryan Singer ha affermato che vorrebbe connettere la serie alla saga cinematografica, ma non è ancora dato sapere come.
Le vicende di David si svolgeranno molto probabilmente in quello che sarà un universo alternativo della originale linea temporale degli X-Men visti al cinema (attualmente, dovrebbero esisterne almeno due diverse!), in quello che verrà chiamato X-Universe: tutto è molto aleatorio però perché David ha il potere di modificare la realtà (e, se i suoi poteri somiglieranno a quelli che il personaggio vanta nei comics, anche di creare realtà alternative e parallele), quindi tutto ed il contrario di tutto potrebbe valere: lo spettatore non sarà sempre conscio di cosa sarà reale oppure no durante la visione, non riuscendo a scorgere la differenza fra la realtà, le fantasie di David, la pazzia che probabilmente lo affligge e ciò che dai suoi poteri è stato alterato.
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LO STILE DEL PILOT
I fan hanno potuto ammirare i primi 30 minuti del primo episodio di Legion: visibile da subito l’estrema enfasi sulla malattia mentale non solo di David (malattia che potrebbe in realtà essere solamente un errato punto di vista rispetto ai suoi poteri) ma anche dei comprimari della serie.
La serie ha mostrato pur nell’esiguo tempo a disposizione di poter spaziare, come testimoniato dalle parole di Hawley, dallo stile delle commedie di Wes Anderson, al thriller sci-fi ispirato a Kubrick fino alla commedia romantica. Ciò che viene raccontato non è mai certo, ma potrebbe rappresentare il punto di vista del protagonista in bilico fra la follia e un potere dal quale è completamente soggiogato; la schizofrenia (o il potere?) di David permettono quindi di esplorare una gamma quasi infinita di livelli stilistici e strutture in continua metamorfosi, per uno show che cercherà continuamente di stupire e di mostrare ciò che non ci si aspetterebbe mai.
IL “PONTE”
Una delle esternazioni più ambigue e più succulente del panel è stata quella per cui Legion, secondo Jeph Loeb, potrebbe addirittura costitutire il primo “ponte” per unire gli universi del MCU e della 20th Century Fox: facendo di nuovo riferimento alle possibilità (sia tecniche che narrative) che i poteri del protagonista della serie aprono, l’Universo X potrebbe porsi parallelamente agli altri e mostrare un grande schema all’interno del quale tutti i personaggi si muovono all’interno della stessa enorme cosmologia. Semplici riferimenti probabilmente, ma che potrebbero aprire a scenari che i fan Marvel più accaniti sognano fin dalla nascita dei Marvel Studios. Queste le parole di Loeb:
I personaggi degli X-Men vivono nel mondo Fox, noi viviamo in un altro [il MCU]. Il fatto che io sia qui oggi [al panel di Legion] vuol dire che sono stati costruiti dei ponti, e che ci sono persone come Lauren Shuler Donner che stanno facilitando tutto e far si che tutto questo accada.
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