Si avvicina la fine dell’anno e, come al solito, ci troviamo a riflettere su quelle che sono state le migliori pellicole di questa stagione cinematografica. Dopo la TOP 10 di Daniele / Leotruman e quella di Roberto Recchioni, ecco, dunque, che arriva la mia, stilata come sempre con un bel po’ di difficoltà.
Perché racchiudere un anno intero in 10 titoli non è mai facile, soprattutto se si deve tener conto delle uscite italiane. Ci sono molte altre pellicole che meriterebbero di finire in questo elenco, come ad esempio Revenant, Steve Jobs, Cop Car e The Hateful Eight. Alcune di queste entreranno per direttissima nella Top 10 del 2016, altre quasi sicuramente non arriveranno mai nelle nostre sale.
Tenendo conto di questo, ecco la mia personalissima classifica, che anche quest’anno contiene film molto distanti tra loro per genere. La cosa che li unisce è il senso di soddisfazione provato una volta giunti i titoli di coda. Perché un film va scandagliato, analizzato, osservato nel minimo dettaglio, ma prima di tutto va giudicato con il cuore.
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10- INSIDE OUT
Un vero e proprio gioiello targato Pixar, in grado di trattare il delicato periodo della crescita e della formazione personale in maniera semplice, delicata ed estremamente commovente. Un film che non è dedicato solo ad una determinata fascia di pubblico e che presenta diversi livelli di lettura. Divertente per i più piccoli, toccante e reale per chi è ormai cresciuto e sa bene come funzionano le mille emozioni che pervadono la storia.
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9- BEASTS OF NO NATION
Distribuito direttamente su Netflix, il film diretto da Cary Fukunaga, già regista della prima stagione di True Detective, è uno dei più intensi e riusciti film di guerra degli ultimi anni. Un vero e proprio pugno nello stomaco, che ci trascina in un mondo reale, attuale e terribilmente doloroso, riassumibile in quell’Inferno della Ragione di cui si parla in un altro grande capolavoro del genere: Platoon.
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8- STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA
Senza dubbio il film del’anno e questo al di là del posto che ho deciso di riservagli nella mia classifica. Il Risveglio della Forza non è un capolavoro, sia chiaro, ma per tutti gli appassionati di Cinema il ritorno in sala di Star Wars ha rappresentato un evento. Ha ricreato nel miglior modo possibile quello che da troppo tempo manca nel mondo della settima arte, un clima di aggregazione e genuina attesa. J.J. Abrams è riuscito a gestire benissimo l’operazione cinematografica più complicata degli ultimi anni. Confezionando un film che omaggia tutta la trilogia originale (e non solo il capitolo IV, come molti si ostinano a dire) e pone le basi per una nuova saga. Tenendo presente il peso della responsabilità, possiamo benissimo dire che è riuscito a fare un miracolo!
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7- THE VISIT
Bentornato Shyamalan! Non so voi ma io sono stato contentissimo di poter, finalmente, dire questa frase. Non sono mai stato un suo fan sfegatato ma ho sempre apprezzato i suoi film finché ho potuto (praticamente fino a The Village, anche se non sono mai riuscito a bocciare del tutto Lady in the Water). The Visit rappresenta un più che lieto ritorno dopo una serie di passi falsi che sembravano interminabili. Una vera e propria rinascita per il nostro caro M. Night Shyamalan. Non perde tempo in divagazioni socioculturali come la maggior parte dei suoi film, è semplice, va dritto al punto, è girato benissimo e fa genuinamente paura. Fa paura perché dietro la macchina da presa c’è un regista che sa il fatto suo, che non ha bisogno di trucchetti per suscitare terrore, che riesce creare tensione mettendo in scena DI GIORNO un semplice nascondino. Applausi.
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Si tende sempre a snobbare Steven Spielberg, considerandolo un semplice regista commerciale. La verità è che si tratta di uno degli ultimi grandi autori contemporanei. Basta dare un’occhiata alla sua immensa filmografia per rendersene conto, nel corso della sua carriera non ha mai fatto un passo totalmente falso, confezionando pellicole che oscillano tra il piacevole e il capolavoro. Il Ponte dele Spie è un film classico in tutto e per tutto, scandito da una regia esemplare, sorretto da una sceneggiatura di ferro (firmata dai fratelli Coen) e animato da un cast bravissimo, tra cui spicca un incredibile Mark Rylance.
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5- EX MACHINA
L’esordio alla regia di Alex Garland è, senza ombra di dubbio, il più riuscito film di fantascienza degli ultimi anni, in grado di riflettere su tematiche che più vote sono intervenute nel cinema di genere in maniera appassionante, morbosa e inquietante.
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4- BABADOOK
Sebbene da più parti si continui a dire che il miglior film horror degli ultimi anni sia It Follows (mai arrivato nelle nostre sale) per quanto mi riguarda non c’è gara: vince Babadook, una cupa variazione sul tema “uomo nero” che riesce genuinamente a far paura ed è caratterizzata da un finale decisamente poco consolatorio, che ne aumenta il valore. Solitamente i film horror tendono ad accumulare e a perdersi nel finale ma la pellicola di Jennifer Kent risulta impeccabile dal’inizio alla fine.
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3- BIRDMAN
Il narcisismo è il tema portante di questa pellicola, pervade ogni frame e domina in maniera incontrastata sia a livello di regia che di sceneggiatura. Il film di Alejandro González Iñárritu è una corsa inarrestabile verso il viale del tramonto contemporaneo. Una corsa riuscitissima e sorretta da un attore, Michael Keaton, che da troppo tempo attendeva un più che meritato riscatto.
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2- WHIPLASH
Cosa dire se non che attendevo ormai da un anno di poter inserire questo film nella classifica di fine anno? Un’opera caratterizzata da una potenza unica, che mostra un lato del mondo della musica che troppo spesso viene messo in secondo piano: quello dell’ostinazione, del voler raggiungere un obiettivo a tutti i costi.
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Cos’è Mad Max: Fury Road? È la dimostrazione tangibile che si può sul serio “azzerare” una saga, ricominciare di nuovo per abbracciare una nuova generazione di spettatori, senza per forza perdere i vecchi fan o dover scendere a compromessi per tenerli buoni. È quello che, regolarmente, le case di produzione ci ripetono ogni volta che viene annunciata la realizzazione di un remake o un reboot, senza mai mantenere la promessa. George Miller c’è riuscito, dimostrando una libertà creativa che sfiora l’anarchia e che, fortunatamente non risulta anacronistica. Pura esaltazione del mezzo cinematografico e della sua potenza.
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DELUSIONI (rispetto alle aspettative): Terminator: Genisys, Avengers: Age of Ultron, Tomorrowland, Foxcatcher, Vizio di forma, The Green Inferno, Italiano Medio.
MENZIONI SPECIALI: Fast & Furious 7, Ant-Man, Crimson Peak, The Martian, Chappie, ’71, Wolf Creek 2, Il Racconto dei Racconti, Kingsman: Secret Service.
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