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Lucca 2015 – Usamaru Furuya ci parla di Sion Sono, dell’arte e delle sue opere

Pubblicato il 04 novembre 2015 di Marlen Vazzoler

Uno dei tanti ospiti di questa edizione di Lucca Comics and Games è stato il mangaka Usamaru Furuya, autore dell’adattamento a fumetti di Jisatsu Circle (Suicide Club) di Sion Sono, Happiness, la raccolta Hikari Club, Il Club Della Luce e di La crociata degli Innocenti pubblicati da RW-Goen, Lo squalificato pubblicato da Panini Comics, e di Genkaku Picasso edito da Star Comics.

Ha seguito un corso di manga per corrispondenza, l’Osamu Tezuka Manga Correspondence Course, ha studiato scultura e figure tridimensionali astratte, e la danza butoh, si è laureato in pittura a olio alla Tama Art University, ed ha lavorato come insegnante di storia dell’arte.

Ha debuttato nella rivista d’avanguardia Garo, con delle strip comiche raccolte nel volume Palepoli. Da una delle sue opere, il seinen horror, Litchi Hikari Club è stato tratto un film live action, ecco il teaser trailer.

Di seguito potete seguire la conferenza stampa dell’autore.

– Introduzione di Marco Pelitteri
– Un programma televisivo di History Channel sulle Crociate dei ragazzi ha destato il suo interesse su questo argomento.
– La leggenda originale è molto triste, i bambini sono stati venduti. Ha quindi deciso di usare le sue ricerche fatte sugli Shinsengumi per creare 10 anni dopo quella trasmissione, un manga intitolato La crociata degli Innocenti.
– E’ stato molto difficile creare e disegnare una storia sulle crociate, per lui che vive in Giappone, perché limitato nella documentazione.
– Parlando con degli esperti di storia europea ha studiato approfonditamente i Templari, sia a livello storico che leggendario, ed ha potuto disegnare un manga ambientato nel 1200.
– Era un grande fan dell’autore di Lo squalificato, la sua scuola si trovava vicino alla casa dello scrittore e lui ci passava davanti ogni giorno.
– Non ha voluto trasporre il racconto di Dazai Osamu, ma quello che Dazai aveve voluto dire con Lo Squalificato.
– Ho dedicato 100 pagine alla caduta del protagonista, quando comincia a drogarsi, perché volevo disegnare la disfatta di una persona.
– Non voglio concludere nella disperazione le mie storie, per questo ho dato un pizzico di speranza anche in Jisatsu Circle, Hikari Club e La crociata degli innocenti.
– Sion Sono gli ha chiesto di scrivere il manga di Jisatsu Circle per promuovere il manga. All’epoca aveva pochi soldi e faceva di tutto per promuovere le sue opere.
– Era molto difficile da trasporre in manga, così ho tenuto solo la prima scena, e il resto l’ho adattato come volevo io. L’ho dovuto realizzare solamente in un mese.
– Si riconosce nel personaggio con la benda nel manga di Hikari Club, perché rispecchia il maestro ai tempi delle medie quando non aveva coraggio ad approcciare le ragazze.

– Quando aveva 25/26 anni, prima di diventare professionista ha proposto una storia su Leonardo Da Vinci. Progetto rifiutato, ma spera un giorno di raccontare la sua vita.
– Un altro artista che ama è Botticelli, di cui ha visto una mostra in Giappone.
– Insegna arte contemporanea, ama anche la tecnica del tedesco Gerhard Richter che disegna sia arte astratta che concreta.
– In Giappone pochissime persone riescono a vivere lavorando solo nel campo dell’arte.
– Recentemente degli artisti sono stati influenzati dai manga, forse si tratta di un nuovo modo di concepire l’arte in Giappone.
– Il manga fa parte della vita dei giapponesi, invece l’arte la seguono solo pochi appassionati.
– Penso che i manga, tra cui i miei, non rimarranno cent’anni dopo, perché è il destino delle opere commerciali. Mentre rimarrà il valore delle tavole originali, cent’anni dopo.
– Adesso uso sia l’analogico che il digitale per fare le mie opere, ma per la mia prima storia Palepoli, ho usato solo il pennino, e per questo penso che abbia più valore delle altre opere.
– Ha iniziato a disegnare manga a 9 anni, ispirandosi a Osamu Tesuka. A 4/5 anni disegnavo sulle pareti di casa, ma me l’hanno proibito. Mi sono potuto rifare con le cartoline che si mandano per l’anno nuovo, disegnandone un centinaio ogni anno.
– Mi piacerebbe tornare alle origini, a dipingere dei quadri con la tecnica ad olio.
– Visto che molti manga si stanno spostando sul digitale, in futuro potremmo trovarci davanti a qualcosa come iTunes. Questa tendenza forse non potrà essere fermata.
– Mi interessa di più il lavoro manuale, quindi forse tra 5/10 anni rimarrò nel mio studio a dipingere.
– Mi piacerebbe scrivere un manga sul circo.
– Quando rimango affascinato da un argomento, prima creo i personaggi, che si scontrano tra loro, creando così la storia.
– Mi affascina la decadenza, forse per questo le mie opere parlano spesso di questi argomenti.
– Sono stato profondamente influenzato dalla teoria della fine del mondo di Nostradamus nel 1999.
– Furuya parla dell’originalità e delle influenze dei manga e dell’arte sulle sue opere.
– Per la crociata dei ragazzi si è servito delle bambole dolfie per creare i personaggi dei ragazzi, riprendendo il teatro delle bambole.
– Influenzato da Osamu Tezuka, Hisashi Eguchi, Hideo Azuma. Alle superiori gli piaceva molto Suehiro Maruo.

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