Proprio nel momento in cui Doraemon – il film era riuscito a sfondare al botteghino, una sorta di unicum per il grande paese asiatico, per bocca del ministro della cultura cinese giunge la notizia di una serie di animazioni e di manga che sono state di fatto bloccate per il loro contenuto violento e/o contro la morale pubblica. Lo scorso aprile erano già stati annunciati alcuni lavori (62 per la precisione) della “lista nera”, fra cui alcuni molto conosciuti come Naruto e Sailor Moon, mentre nei giorni scorsi si sono aggiunte altre serie, gli appassionati cinesi non potranno infatti vedere nè in televisione nè in rete animazioni armai popolari a livello mondiale come L’attacco dei giganti, di cui fra l’altro fra poco usciranno i due live-action, e Death Note.
Il blocco non colpisce solo prodotti televisivi ma anche materiale stampato, quindi manga e riviste varie, il mondo dei videogiochi e naturalmente tutto ciò che è visibile e leggibile su internet, a questo proposito e per gli stessi motivi citati in apertura il governo cinese ha fatto chiudere anche otto siti web. Resta da vedere quanto un controllo dall’alto su quanto sia fruibile in rete possa essere effettivo specialmente nelle aree del paese più “moderne” come le grandi città della costa orientale.
(fonte: Tech Times)
