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Harry Potter – Nuove curiosità sui Dursley, la spada di Gryffondor, Silente e il Cappello Parlante

Pubblicato il 24 giugno 2015 di Marlen Vazzoler

J.K. Rowling pubblica su Pottermore uno speciale sulla Umbridge e 5 curiosità sul mondo di Harry Potter

Il trentacinquesimo compleanno di Dudley Dursley (23 giugno) è stato festeggiato da J.K. Rowling con l’uscita dell’ultimo libro di Harry Potter, I Doni della Morte, sulla piattaforma interattiva Pottermore.

Come è accaduto con i libri precedenti, nella sezione del libro sono stati inclusi 15 momenti dei 37 capitoli del libro. Cinque di questi contengono dei contenuti inediti dell’autrice, che si possono trovare solo dopo averli sbloccati.

Vernon e Petunia Dursley

“Vernon e Petunia si sono chiamati così fin dalla loro creazione e non hanno mai attraversato una fase di nomi di prova come invece hanno fatto molti altri personaggi. ‘Vernon’ è semplicemente un nome di cui non mi è mai importato nulla. ‘Petunia’ è il nome che davo sempre ai personaggi femminili antipatici nei giochi di fantasia che facevamo da bambine io e mia sorella Di. Non ero sicura di sapere da dove venisse quel nome, fino a che, recentemente, un amico mi ha mostrato una serie di pubblicità progresso che andavano in onda in televisione quando eravamo piccoli (le raccoglie e le archivia nel computer portatile per vederle con comodo). Una di queste era un cartone animato in cui marito e moglie si godevano un picnic su una scogliera osservando un uomo che affogava nel mare sotto di loro (il messaggio della pubblicità era: non si sta sbracciando per salutarvi, chiamate il bagnino). Il marito chiamava la moglie Petunia e tutto a un tratto mi sono chiesta se quell’improbabile nome non venisse da lì, perché, che io sappia, non ho mai conosciuto né letto di nessuna Petunia. L’inconscio è una cosa davvero bizzarra. Nel cartone animato Petunia è grassa e allegra: a quanto pare la sola cosa che ho preso da lei è il nome.
Il cognome ‘Dursley’ l’ho preso dalla omonima città nel Gloucestershire, non molto lontana da dove sono nata. Non sono mai andata a Dursley, e immagino che sia piena di persone deliziose. Era il suono della parola che mi affascinava, più di qualsiasi riferimento al luogo fisico.

I Dursley sono reazionari, pieni di pregiudizi, intolleranti, ignoranti e bigotti: molte delle cose che amo di meno. Nell’ultimo libro ho voluto insinuare che un pensiero gentile fosse quasi affiorato alla mente di zia Petunia nel salutare Harry per l’ultima volta (un affetto dimenticato ma ancora vivo, seppur debole, per la sorella; il pensiero che forse non avrebbe mai più rivisto gli occhi di Lily), senza che la donna riuscisse però ad ammetterlo o a mostrare quei sentimenti sepolti da tempo. Anche se alcuni lettori avrebbero voluto che zia Petunia si lasciasse un po’ andare durante la scena dell’addio, sono convinta che si sia comportata in modo coerente coi pensieri e sentimenti che l’avevano caratterizzata nei sei libri precedenti.
Dato che i lettori non si erano mai aspettati granché da zio Vernon, nessuno è rimasto deluso.”

Incantesimi Estensivi

“I bauli standard in dotazione agli studenti di Hogwarts, come la maggior parte dei bagagli magici, sono dotati di incantesimi estensivi che ne aumentano la capienza. Oltre ad aumentare le dimensioni interne degli oggetti senza modificare quelle esterne, questi incantesimi rendono anche il contenuto più leggero.
L’Incantesimo Estensivo (“Capacious extremis!”) è di livello avanzato ed è sottoposto a controlli severi per l’alto potenziale di uso improprio. In teoria, cento maghi potrebbero andare a vivere nel cubicolo di un bagno pubblico se fossero abbastanza esperti in materia; non c’è bisogno di spiegare i potenziali rischi di infrazione dello Statuto Internazionale di Segretezza. Di conseguenza, il Ministero della Magia ha severamente proibito che se ne faccia un uso privato: va limitato agli oggetti la cui produzione è stata approvata dal relativo ufficio ministeriale (come bauli scolastici e tende familiari). Sia il signor Weasley che Hermione Granger infransero la legge quando aumentarono, rispettivamente, l’interno della Ford Anglia e quello di una borsetta. Pare che ora la prima viva allo stato brado nella Foresta Proibita di Hogwarts, e dato che la seconda ebbe un ruolo significativo nella sconfitta del più grande Mago Oscuro di tutti i tempi, l’infrazione non fu perseguita”.

La spada di Griffondoro

“Quando Harry deve tuffarsi nel lago ghiacciato della foresta in I Doni della Morte per recuperare la spada, c’è un’altra allusione a Excalibur che emerge dal lago (anche se la sua collocazione è dovuta a un dispetto di Piton), ma in altre versioni della leggenda, Excalibur viene data ad Artù dalla Dama del Lago e lì riportata dopo il suo decesso.

Nel mondo magico il possesso fisico non è necessariamente garanzia di proprietà. Questo concetto si applica ai tre Doni della Morte e anche alla spada di Grifondoro.
Mi incuriosisce quello che accade quando c’è uno scontro di convinzioni culturali. Nei libri di Harry Potter, i goblin più bellicosi ritengono che tutti gli oggetti di fattura goblin appartengano alla loro razza di diritto, ma un oggetto specifico può essere passato a un mago fino alla morte, dietro dovuto compenso in oro. Come i Babbani, le streghe e i maghi credono che, una volta pagato, l’oggetto appartenga per sempre a loro e ai loro discendenti o eredi. Da qui nasce uno scontro di valori senza soluzione perché le due parti hanno un concetto diverso dei propri diritti. Harry si trova quindi di fronte a un dilemma quando Unci-unci gli chiede la spada come compenso per i propri servizi in Harry Potter e i Doni della Morte.”.

Alchimia

“Un tempo l’alchimia (o la ricerca della Pietra Filosofale, capace di trasformare metalli vili in oro e donare al proprietario l’eterna giovinezza) era ritenuta possibile e reale. Tuttavia, l’obbiettivo principale dell’alchimia potrebbe essere più complesso e meno materialistico di quanto non sembri di primo acchito.

Secondo una certa interpretazione, le “istruzioni” lasciate dagli alchimisti simboleggiavano un viaggio spirituale teso a guidare l’alchimista dall’ignoranza (il metallo vile) all’illuminazione (l’oro). Pare che nel lavoro dell’alchimista fosse presente un elemento mistico che lo distingueva dalla chimica (di cui fu sicuramente sia una branca, sia un predecessore).
Il rosso e il bianco sono menzionati molte volte negli antichi testi alchemici. Secondo una certa teoria, i due colori, come il metallo vile e l’oro, rappresentano due aspetti diversi della natura umana che vanno riconciliati. È stata questa l’ispirazione per i nomi di Rubeus (“rosso”) Hagrid e Albus (“bianco”) Silente. Questi due uomini, entrambi di estrema importanza per Harry, rappresentano due aspetti della figura paterna di cui è alla ricerca: il primo è caloroso, pratico e spontaneo e il secondo è intellettuale, rimarchevole e un po’ distaccato.
Anche se la biblioteca di Hogwarts contiene testi di alchimia, e nonostante l’abbia sempre immaginata come una materia studiata dagli alunni più intelligenti del sesto e settimo anno, Hermione, sorprendentemente, non coglie mai l’occasione per farlo. Forse, proprio come Harry e Ron, invece di voler creare un’altra Pietra Filosofare, spera di non vederne più una neanche da lontano”.

Testurbante

“È un termine arcaico di Hogwarts che definisce uno studente il cui Smistamento sia durato più di cinque minuti. Un tale lasso di tempo per prendere una decisione è eccezionalmente lungo per il Cappello Parlante, e capita raramente, forse una volta ogni cinquant’anni.

Fra i coetanei di Harry Potter solo Hermione Granger e Neville Paciock sono quasi diventati dei Testurbanti. Il Cappello Parlante ha impiegato pressappoco quattro minuti per decidere se piazzare Hermione in Corvonero o in Grifondoro. Nel caso di Neville, il Cappello era deciso ad assegnarlo a Grifondoro: Neville invece, intimidito dalla fama di coraggio di quella Casa, chiedeva di essere mandato a Tassorosso. Quell’alterco silenzioso si concluse con un trionfo per il Cappello.
Gli unici veri Testurbanti che Harry Potter conosceva di persona erano Minerva McGranitt e Peter Minus. La prima costrinse il cappello ad arrovellarsi per cinque minuti e mezzo, indeciso tra Corvonero e Grifondoro; il secondo fu assegnato a Grifondoro dopo una lunghissima esitazione tra questa e Serpeverde. Il Cappello Parlante, notoriamente testardo, si rifiuta ancora di ammettere l’erroneità della decisione e cita a propria difesa le circostanze della morte di Minus.

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Sotto il nome di Robert Galbraith ha scritto i gialli Il richiamo del Cuculo e Il baco di seta pubblicati in Italia dalla Salani. A Ottobre uscirà il terzo libro Career of Evil. Le avventure di Strike diventeranno prossimamente una serie televisiva della BBC.

La Rowling ha inoltre scritto la sua prima sceneggiatura, Fantastic Beast and Where to Find Them che narrerà le avventure del preminente magizoologo Newt Scamandro. Sarà ambientata 70 anni prima dell’inizio di Harry e comincerà a New York. Le riprese cominceranno in agosto e si terranno a New York e agli studi della Warner Bros di Leavesden a Londra.
Il film uscirà nei cinema americani il 18 novembre 2016.

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Fonte Pottermore