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GODZILLATHON: Parte 5 – ‘Destroy All Monsters’ e ‘All Monsters Attack`

Pubblicato il 01 aprile 2014 di Redazione

Nuovo appuntamento con il nostro GODZILLATHON, la maratona che vi accompagnerà sino all’uscita del nuovo film di Godzilla diretto da Gareth Edwards. Scopriamo insieme tutti e 28 le pellicole con protagonista il Kaiju più famoso della storia del cinema!

QUI la Parte 1 – ‘Godzilla’ e ‘Il ritorno di Godzilla’
QUI la Parte 2 – ‘King Kong vs Godzilla’ e ‘Mothra vs Godzilla’
QUI la Parte 3 – ‘King Ghidorah The Three Headed Monster’ e ‘Invasion of Astro-Monster’
QUI la Parte 4 – ‘Ebirah, Horror of the Deep ‘ e ‘Son of Godzilla’

Destroy All Monsters (Gli eredi di King Kong, 1968)

Siamo alla fine del ventesimo secolo e tutti i kaiju sono stati confinati su un isola, Kaijuland, e tenuti sotto controllo da un centro speciale costruito sotto il livello del mare che cerca di studiarne il comportamento. Improvvisamente però tutti i mostri lasciano l’isola e cominciano ad attacare le capitali delle nazioni più potenti ed importanti del pianeta, controllati dalla razza aliena delle Kilaaks.

Honda ritorna dietro la macchina da presa per questo che doveva essere l’ultimo Godzilla e a cui quindi fu dato un budget più grande per finire in bellezza la serie che in realtà andò avanti per ancora un paio d’anni. L’immagine è ancora più nitida e pulita e si capisce fin dalle primissime scene che si tratta di una grande festa dei kaiju, tutti presentati all’inizio del film. Ci sono molte inquadrature inventive con cui Honda si diverte a stupire ma l’apice sono gli ultimi venti minuti di combattimenti quasi ininterrotti fra tutti i kaiju, Godzilla naturalmente ma anche Minilla, Mothra, Rodan, Gorosaurus, Anguirus, Kumonga e naturalmente King Gidorah e alla fine Fire Dragon, un disco volante dalla resa visiva molto spettacolare, una palla di fuoco rosso che solca il cielo ad una velocità impressionante tutto bruciando. Il film è un SF e kaiju eiga di buona qualità che però non raggiunge quei livelli di camp e kietsch quasi autoconsapevoli e deliranti di alcuni episodi precedenti, il finale poi con il ritorno di tutti i mostri sull’isola è un po’ raffazzonato e sbrigativo.

All Monsters Attack (Godzilla, Minilla, Gabara – La grande carica di tutti i mostri, 1969)

Il piccolo Miki Ichiro è un bambino solitario, timido ma ricco di immaginazione e con una spiccata passione per i kaiju, ogni sera ritorna a casa dove ad aspettarlo non c’è nessuno se non il suo amico giocattolaio ed una bambina di nome Sachiko. A scuola ogni giorno viene tormentato da un gruppo di ragazzacci, l’unica via di fuga e realizzazione per il piccolo sembra venire dai suoi sogni in cui visita Kaijuland ed incontra i suoi “amici” mostri.

Uscito nelle sale giapponesi nel 1969, anno della grande contestazione studentesca ma anche esplosione della rabbia contadina per la costruzione dell’aeroporto di Narita e conseguente espropriazione delle terre, con questo film Honda sembra dare la sua personale risposta, espressa però attraverso un film per bambini, a tutte queste tensioni sociali. Potere ai sogni ed ai bambini quindi, sfiducia quasi totale nel mondo degli adulti che sono “assenti”, la Tokyo descritta è assai lontana da quella frizzante della metà degli anni sessanta, il problema dell’inquinamento, che verrà trattato nel film successivo, è qui già presente. Questo lavoro però non andò molto bene al botteghino e decreterà una sorta di rottura nella serie che verrà cercata ed in parte realizzata con il lungometraggio seguente che andremo a vedere nella prossima puntata.