Yes Men dimostra che, quando Agents of S.H.I.E.L.D. attinge pesantemente all’universo Marvel, i risultati si vedono: forse il miglior episodio fra quelli visti finora, e di sicuro il più divertente.
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER.
Lorelei (Elena Satine) è appena giunta sulla Terra, ma il suo potere ha già contagiato molti uomini: la maga asgardiana, infatti, è in grado di soggiogare la volontà di ogni uomo, mortale o immortale, e inoltre possiede la forza e la resistenza tipiche della sua specie. Nel frattempo, la squadra di Coulson registra alcune anomalie nel deserto del Nevada, simili a quelle che furono intercettate da Jane Foster ed Eric Selvig prima della comparsa di Thor… stavolta, però, da Asgard arriva Lady Sif (Jaimie Alexander), la potente guerriera che ha affiancato il Dio del Tuono in molte battaglie. È stata inviata da Odino per catturare Lorelei, e si unisce allo S.H.I.E.L.D. per darle la caccia. Purtroppo, però, la maga irretisce Ward, costringendolo a lottare contro i suoi amici…
Un film Marvel in miniatura, come un piccolo spin-off di Thor: Yes Men è proprio quel genere di episodio che rivela tutte le potenzialità spettacolari e narrative di Agents of S.H.I.E.L.D., una serie che ha sempre più bisogno di fondere la sua struttura da procedural (puntate autoconclusive, o parzialmente tali) con i riferimenti al suo universo di appartenenza, in modo che lo spettatore ne percepisca la vastità. La sceneggiatrice Shalisa Francis ci riesce piuttosto bene, integrando un personaggio ben noto al pubblico cinematografico – l’adorabile Lady Sif di Jaimie Alexander – all’interno del contesto seriale, e piazzando la conturbante Lorelei di Elena Satine come sua nemesi giurata. L’episodio, in tal senso, soddisfa un po’ tutti: gli spettatori ritrovano un’eroina che già conoscono, mentre i lettori si godono l’esordio di una supervillain che arriva direttamente dai fumetti, creata da Walter Simonson su The Mighty Thor #337 nel gennaio 1984 (è la sorella minore della famigerata Incantatrice).
Insomma, sembra proprio che Yes Men funzioni come valvola di sfogo per i desideri dei fan, che chiedevano a gran voce più superpoteri, più superuomini (in questo caso superdonne) e più citazioni dai fumetti. Per gli appassionati è una pacchia: l’episodio risulta ottimamente amalgamato nell’universo cinematografico Marvel, e riesce persino a espanderlo, in particolare quando Sif, interrogata da Coulson circa l’eventuale esistenza di alieni dalla pelle blu (come il cadavere che ha visto nella scorsa puntata), elenca tutte le civiltà extraterrestri che rispondono a quel requisito, compresi i Kree, che dovrebbero giocare un ruolo importante nel prossimo Guardians of the Galaxy. La mitologia della Marvel amplia i suoi confini, ed è finalmente percepibile anche in questo show.
L’azione è soddisfacente, e i momenti geek si sprecano, ma non bisogna trascurare un paio di sviluppi interessanti nel rapporto tra i personaggi. Anzitutto Ward e May: coinvolti in una relazione puramente fisica, i due giungono a una rottura quando Ward cade sotto l’influsso di Lorelei, che li costringe a battersi. Si scopre inoltre che i suoi sentimenti non erano rivolti a May, bensì a un altro membro della squadra… per esclusione, dovrebbe trattarsi di Skye. Guarita grazie all’iniezione del misterioso farmaco GH-325, Skye non è turbata dalla sua provenienza aliena, ma Coulson le promette che il responsabile di tutto ciò che le è accaduto (non solo Ian Quinn, ma soprattutto il Chiaroveggente) la pagherà cara. I loro piani di vendetta potrebbero però essere ostacolati da May: nella scena finale, la vediamo mentre registra una sorta di diario della missione, riferendo che «Coulson sa». Fra tradimenti incrociati, verità nascoste ed enigmi da svelare, Agents of S.H.I.E.L.D. sta diventando sempre più intrigante.
La citazione: «Piega e plasma la volontà degli uomini per i suoi scopi personali. Gli uomini hanno una debolezza innata che noi non condividiamo.»
Ho apprezzato: i legami con l’universo Marvel; la presenza di Lady Sif e Lorelei; Lady Sif che si rivolge a Coulson chiamandolo «Philip, son of Coul».
Non ho apprezzato: nulla di rilevante.
Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Agents of S.H.I.E.L.D. sul nostro Episode39 a questo LINK.