Mercoledì prossimo, il 26 marzo, Captain America tornerà a combattere per la salvezza degli Stati Uniti sui nostri grandi schermi. Dimenticatevi però l’eroe “vintage” del primo capitolo che si portava ancora addosso la memoria del ragazzino gracile che fu; ora il Cap è più potente, veloce, agile che mai. Assai più sicuro di sé e assai più cool.
Questo secondo episodio è ambientato nella Washington odierna due anni dopo gli eventi di New York di The Avengers: ora Cap America, che ha sempre il volto di Chris Evans ovviamente, dovrà affrontare il potentissimo e letale Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Ad aiutarlo (o a tradirlo?), la sensuale e ambigua Vedova Nera (Scarlett Johansson). Come anche vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, Captain America: The Winter Soldier è film ricco di azione e spettacolarità, ma sarà anche una storia ricca di intrighi e personaggi molto sfaccettati in cui il confine tra amico-nemico è molto, molto sottile…
In attesa dell’uscita di Captain America: The Winter Soldier nei cinema tra solo 5 giorni, ecco 10 curiosità sul film diretto dai fratelli Russo:
1 – La “TO-DO LIST” di Steve Rogers: le cose da recuperare da Star Wars ai Nirvana
Se per 70 anni sei stato ibernato e dal 1943 ti risvegli catapultato nel mondo contemporaneo, be’, il salto è notevole. E sono molte le cose che dovrai recuperare, molti gli eventi culturali-storici che non hai vissuto in prima persona. Ecco perché Steve Rogers si tiene un quadernino dove prende appunti sui film, gruppi musicali, avvenimenti da riscoprire. La lista è molto variegata e, come si vede in questo screenshot apparso su /Film, va da Star Wars/Star Trek ai Nirvana passando per Steve Jobs (Apple) e il muro di Berlino (prima su e poi giù). Nel film questo libretto compare solo in un dettaglio, ma è proprio uno di quei dettagli che, studiati alla perfezione, fa la differenza
2 – Attenzione dopo i titoli di coda
Come è stato rivelato in queste ultime settimane, alla fine del film ci saranno due sequenze molto importanti. Non vogliamo rivelarvi alcuno spoiler quindi ci limitiamo a dire che si tratterà di due scene diverse in cui nella prima si getteranno i legami con l’evoluzione dell’universo Marvel mentre la seconda riguarderà il Soldato d’Inverno (se poi volete sapere di cosa si tratta leggete in fondo nella nostra recensione).
3 – Il cameo Stan Lee
Come per tutti i film Marvel ovviamente non poteva mancare la comparsata del papà di casa Marvel Stan Lee. Non vi togliamo la sorpresa dicendovi dov’è questo cameo, ma suggeriamo di prestare attenzione quando il film si sposta in luoghi pubblici che accolgono molte persone normali, bambini, anziani, famiglie.
4 – Scena “riciclata” da The Avengers
Una scena che era stata tagliata da The Avengers (2012) con Steve e Peggy Carter è stata poi recuperata per questo Captain America: The Winter Soldier
5 – Niente paracadute
C’è una scena che abbiamo visto anche nel trailer in cui Cap si butta senza paracadute. La sequenza è un omaggio alla prima edizione del fumetto “The Ultimates”.
6 – Il training per diventare The Winter Soldier
Per prepararsi al ruolo di Soldato d’Inverno, Sebastian Stan ha condotto un allenamento di 5 mesi. Un allenamento del fisico ma anche della mente visto che si è dedicato ad approfondite ricerche storiche: «mi sono documentato sul KGB, ho guardato tutti i film di spionaggio possibili, tutti i documentari sull’epoca. Ho cercato di afferrare più aspetti possibili di quel periodo, ma anche tutto ciò che avesse a che fare con situazioni di amnesia e lavaggio del cervello».
7 – Robert Redford e I tre giorni del Condor
Tra le new-entry più inaspettate e apprezzate del film c’è quella di Robert Redford nei panni di Alexander Pierce, un pezzo grosso dei vertici dello S.H.I.E.L.D. Ma cosa ha spinto il rigoroso attore-icona del cinema indie a partecipare al suo primo cinecomic? Sembrerebbe che il motivo principale siano stati i suoi nipoti che, da grandi fan dei fumetti, volevano vedere il nonno in un film Marvel. Poi pare che il Redford sia stato scelto anche in omaggio ai suoi ruoli nei thriller anni ’70 come I tre giorni del Condor (1975): film a cui i registi Russo si sono ispirati per la sequenza iniziale dove il pubblico il pubblico viene spinto a preoccuparsi per il Cap. Tra le altre ispirazioni che hanno influenzato lo script sono stati citati Il maratoneta e Perché un assassino.
8 – Lo scudo
Il leggendario scudo di Cap America che tendenzialmente viene usato come strumento di difesa, viene questa volta spesso rilanciato anche come arma di offesa, per contrattaccare il nemico impugnandolo in entrambi i suoi manici e utilizzandolo con uno stile “orientale” di combattimento.
9 – Botte vere
Molte scene di combattimento sono state girate dai fratelli Russo dal vero cercando di ridurre al minimo l’uso degli effetti speciali con lo scopo di ottenere un film con un aspetto aggressivo e realistico. Joe Russo ha ammesso di aver studiato le scene d’azione di The Raid, che li ha ispirati costruire sequenze action più dure, tanto che sul set molti stuntmen sono stati “ammaccati” da colpi reali, non finti. L’obiettivo era di mostrare uno stile d’azione e un’intensità pressoché sconosciuta al pubblico americano. Anthony Mackie ha paragonato queste scene ai film di Bourne.
10 – Pochi flashback
Il 98% del film è ambientato nel presente, solo il 2% è composto da flashback, quasi l’opposto di quanto era stato inizialmente ideato nella prima stesura di Christopher Markus e Stephen McFeely, scartata perché la struttura basata pesantemente sui flashback, alla fine, non funzionava. Si è quindi puntato più a creare un thriller sulle cospirazioni e si è scelto di approcciare Steve Rogers come un uomo fuori dal tempo, ma evitando di mostrarlo troppo in difficoltà mentre cerca di comprendere la tecnologia moderna. C’è da dire però che sono molti i riferimenti al primo capitolo Captain America: quindi, prima di The Winter Soldier, conviene rivedersi il film precedente.
Per ulteriori dettagli su Captain America: The Winter Soldier a questo link trovate la pagina Facebook ufficiale italiana.