LA RECENSIONE NON CONTIENE SPOILER.
Sono passati due anni dagli eventi catastrofici di New York visti in The Avengers, e circa 70 anni dalla collocazione temporale del primo film dedicato a Captain America. Steve Rogers vive a Washington ora, e collabora con lo S.H.I.E.L.D. di Nick Fury. Fatica ad integrarsi, a capire il mondo di oggi con i suoi valori apparentemente (oppure no) diversi, ma è fortemente motivato e come sempre umile. Il Soldato combatte sempre per un bene superiore, mai per sé stesso, e continua a credere nelle persone, ma questa volta si ritroverà ad affrontare un nemico dal duplice volto.
Da un lato noto e sconvolgente: il suo amico Bucky è ancora vivo, ed è stato trasformato negli anni nel Soldato d’Inverno, un uomo forte quasi quanto lui ma senza coscienza, programmato per distruggere gli obiettivi stabiliti senza pietà. Dall’altro è ignoto e insito segretamente proprio nell’unico luogo che credeva sicuro: la sede dello S.H.I.E.L.D. Di chi si può veramente fidare? Il Soldato è abituato a fare squadra, e sarà sempre più difficile distinguere i veri amici dalle insidiose minacce per la sicurezza del nuovo mondo di cui fa parte.
Raramente abbiamo visto in passato un cambio così netto di toni e ambientazione tra un primo episodio e il suo sequel. Il Primo Vendicatore era un film necessario, di presentazione del personaggio, di comprensione della sua natura così semplice solo all’apparenza, e di introduzione dell’HYDRA, il nemico nazista le cui azioni avrebbero avuto conseguenze per più di una generazione (e a quanto pare si rivedrà anche nel sequel di The Avengers). The Winter Soldier è invece un thriller pieno zeppo d’azione: un concentrato di tensione denso di colpi di scena, dove lo shock è sempre dietro l’angolo.
È difficile trovare difetti su ogni livello. La storia è appassionante, molto intricata ma allo stesso tempo comprensibile anche a chi non ha mai visto un cinecomic Marvel (sia della Fase 1 che 2). Ogni personaggio ha un ruolo ben ritagliato e tridimensionale, con una ben strutturata evoluzione non solo per quanto riguarda Captain America, ma anche Vedova Nera, Nick Fury e il nuovo arrivato Falcon (un nuovo graditissimo acquisto). Il cast è quello delle grandi occasioni: dai fidati (e perfetti) Chris Evans, Samuel L, Jackson e Scarlett Johansson, fino a Frank Grillo, Cobie Smulders (tornata nei panni di Maria Hill), Sebastian Stan (il Soldato d’Inverno) e il mitico Robert Redford, che ha prestato il suo talento e la sua professionalità per la prima volta ad un blockbuster della nuova era, e vista la qualità del prodotto finale non fatichiamo a capire come abbia potuto accettare la parte.
Quello che convince e riesce a superiore delle aspettative che dire elevate è poco, è la regia dei fratelli Anthony Russo e Joe Russo. Di blockbuster d’azione, così come di cinecomic, ne abbiamo visto un’infinità, ma quello che sono riusciti a fare è stato regalare freschezza e originalità ad ogni sequenza piena d’adrenalina. In The Avengers Joss Whedon aveva dato il meglio nella battaglia di New York, ma in questo caso è l’intera pellicola ad essere pregna di combattimenti corpo a corpo coreografati alla perfezione, feroci e pronti a toglierci il respiro (dalla sequenza iniziale sulla nave fino alla celebre scena dell’ascensore). Le sequenze d’azione in esterna sono sempre nitide, pulite, mai confusionarie: la camera ferma, segno di un grande lavoro di progettazione e pre-visualizzazione, ti permette di apprezzarne ogni inquadratura, ogni colpo, esplosione e genere di follia che si sono inventati.
Il film funziona, evita gli errori e le facilonerie del sequel di Thor (unico mezzo-passo falso), e vola senza troppa fatica ai vertici dei migliori film mai realizzati dal Marvel Studios insieme a The Avengers e Iron Man 3. I cinecomic della Fase 2 sembrano continuare ad aumentare ulteriormente l’asticella del divertimento e della qualità, e la fiducia nello studio è sempre più alta: chissà che combineranno con i Guardiani della Galassia e soprattutto Age of Ultron! Grande ritmo, monotonia bandita: alla faccia di chi crede che il Capitano sia il più noioso dei Vendicatori…
Voto: 8.5
DOPO L’IMMAGINE POTETE LEGGERE LA DESCRIZIONE DELLE DUE SCENE DOPO I TITOLI DI CODA (SPOILER!)
Mid-Credits:
Vediamo il Barone Von Strucker (Thomas Kretschmann) nel suo nascondiglio sotterraneo. Mentre cammina e parla, scorgiamo lo scettro di Loki mentre presenta quella che definisce come “L’Era dei Miracoli” ormai imminente. Sta parlando dei Gemelli: Quicksilver (Aaron Johnson) e Scarlet Witch (Elizabeth Olsen). Il primo si vede per pochi istanti, è muscoloso e rimbalza come una palla impazzita da un lato all’altro della cella, mentre la seconda maneggia con la mente alcuni cubi di legno. Matti o pericolosi? La risposta sembra arrivare alla fine del filmato: Scarlet disintegra i cubi annientandoli completamente. Arrivederci a Avengers: Age of Ultron.
Non sono Inumani, come confermato da Kevin Feige, nonostante il termine Mutante non possa essere utilizzato da Marvel in quanto Fox ne detiene i diritti esclusivi grazie alla saga di X-Men (ricordo che in Giorni di Un Futuro Passato ci sarà un’altra versione di Quicksilver interpretata da Evan Peters).
Post-Credits:
Bucky è vivo e vegeto. Non è più il Soldato d’Inverno e sta recuperando la memoria. Lo vediamo tornare al museo Smithsonian, e scoprirà che Steve gli ha detto la verità: lui è James Buchanan “Bucky” Barnes, suo amico da sempre e prezioso alleato del Capitano.
Captain America: The Winter Soldier uscirà nelle sale italiane il 26 marzo (negli Usa il 4 aprile). A questo link trovate la pagina Facebook ufficiale italiana.