Archivio Box Office SW Japan Mondiale
Articolo a cura di Matteo Boscarol.
Il vento continua a spingere Hayao Miyazaki ed il suo The Wind Rises sulle vette del botteghino giapponese, anche contro il prepotente debutto dell’uomo d’acciaio, che lo scorso fine settimana è stato proiettato in ben 610 sale dell’l’arcipelago e che guadagnando 2 milioni e 700 mila dollari è subito balzato al secondo posto.
Il primo week end di settembre ha decretato la fine delle vacanze estive, ricordiamo che l’anno scolastico giapponese comincia in aprile e finisce in marzo, ed è stato un periodo estivo che cinematograficamente ha visto il dominio quasi incontrastato di quello che si preannuncia come l’ultimo film di Miyazaki, al momento attuale il lungometraggio ha incassato circa 90 milioni di dollari nelle sette settimane di proiezione. Come incassi totali, molto bene ha fatto anche Monsters University, uscito un mese prima di The Wind Rises e dominatore della prima parte dell’estate al cinema, in due mesi, ne ha incassati ben 87 di milioni di dollari. Vista la diversa natura del film, decisamente più orientata ad un pubblico adulto rispetto ai suoi precedenti lavori, ma anche grazie alla partecipazione veneziana ed alla triste notizia del ritiro dalle scene del regista, The Wind Rises potrebbe ancora far bene durante i mesi a venire specialmente se otterrà qualche prestigioso riconoscimento alla Biennale, non dimenticando oltretutto che sarà interessante vedere come andrà il debutto americano previsto per il 28 settembre.
Sul terzo gradino, con un dignitoso incasso di 2 milioni di dollari troviamo Sadako2 3D, ennesima versione cinematografica da un lavoro di Koji Suzuki, il famoso autore di The Ring, in questo caso si tratta del sequel di Sadako 3D, uscito l’anno scorso. Particolarità di questo horror e che, contrariamente a ciò che accade di solito, agli spettatori verrà richiesto di tenere accesi i loro smartphone durante la proiezione ed attraverso un’application creata ad per l’occasione, durante il film, emetterà rumori, luci e vibrazioni improvvise, rendendo così l’esperienza di fatto in 4D, almeno secondo le speranze della produzione.