Ieri in questo articolo abbiamo parlato dei visionari esperimenti di Google tramite il suo agguerritissimo browser Chrome per il gaming del futuro. Una strada alternativa a quello che presto proporranno le console di nuova generazione, in particolare Playstation 4 e Xbox One. Ma in realtà esistono anche altre strade parallele che immagino il futuro del medium videoludico in altro modo. Come ad esempio Oculus Rift.
Avete mai sentito parlare di Oculus Rift? Beh, la si può considerare la nuova frontiera della realtà virtuale e del 3D congiunta in una sola periferica. Nato grazia ad una ottima risposta della community del sito di crowfunding Kickstarter, ha appassionato Id Software (quelli di Doom…) e molti altri publisher oltre che per un prezzo piuttosto ridotto, anche per l’avere adottato la visione tridimensionale in un apparecchio di realtà virtuale: i movimenti della testa sono coordinati al videogame (o ad altre applicazioni come vedremo in seguito) ed anche altri accessori (non solo pad, mouse e sensori di controllo tradizionali ma ad esempio anche un tapis roulant come nel filmato che segue a fine paragrafo) vanno a definire una esperienza di gioco mai così immersiva.
In realtà non è tutto oro quel che luccica: chi ha avuto la fortuna di provare Oculus Rift, ha messo in evidenza come l’accessorio possa facilmente portare a nausea se l’applicazione non viene settata nel modo giusto dalle sofware house (o dagli utenti più smanettoni ma in modo saggio…). Anche la risoluzione video dei primi prototipi è piuttosto bassa anche se nella sua versione definitiva sarà probabilmente alzata all’oramai standard dell’alta definizione di 108op.
Ma, come scritto in precedenza, Oculus Rift non significa soltanto videogiochi: è di oggi infatti la notizia di una nuova app per l’interessantissima periferica. Si chiama VR Cinema 3D e non solo ci consente di vedere file video su Oculus Rift ma simula in modo tridimensionale la visione all’interno di una sala cinematografica. Ecco quindi che potremo scegliere il posto da cui vedere il film, visionarlo in 2 o 3 dimensioni, muovere la testa e vedere lo schermo da una posizione differente proprio come su una poltroncina del multisala o del cinema di paese. Non c’è mai stata esperienza più vicina al vero quando si è detto “il cinema in casa”. Vedere per credere… Probabilmente riconoscerete anche il film trasmesso in sala…