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Educazione Siberiana – Il valore dei tatuaggi nel film di Salvatores [VIDEO]

Pubblicato il 16 gennaio 2013 di Valentina Torlaschi

Educazione siberiana Peter Stormare foto dal film 4

Nel linguaggio siberiano i tatuaggi non si fanno ma “si soffrono”. Non si decide di fare un tatuaggio per moda, ma per imprimere sulla pelle un avvenimento particolare della vita di un uomo (la prima volta in carcere, la morte di qualche compagno, una rapina particolare) o comunque per raccontare qualcosa di sé. Ogni disegno è così un simbolo criptato e solo l’uomo che è allenato a leggere i tatuaggi può decifrare il messaggio. Questa a grandi linee è la filosofia che risiede dietro il culto dei tatuaggi in Educazione Siberiana, l’attesa pellicola che Gabriele Salvatores (regista, tra gli altri, di Happy Family, Come Dio comanda, Io non ho paura, Quo vadis, baby? e Premio Oscar con Mediterrenao nel 1992) ha tratto dall’ominimo libro edito da Enauidi di Nicolai Lilin.

Ed è proprio Linin (tatuatore oltre che scrittore nella vita, è infatti lui ad aver disegnato i tatuaggi presenti nel film) a raccontarci in questo video la tradizione dei tatuaggi nella cultura siberiana.

Vi segnaliamo che recentemente Lilin ha pubblicato Storie sulla pelle, un libro di racconti e immagini interamente dedicato ai tatuaggi siberiani. Nel libro Educazione siberiana, il capitolo in cui si racconta di questa particolare arte (intitolato molto giustamente Quando la pelle parla) è uno dei più affascinanti.

Educazione Siberiana racconta una storia di amicizia e criminalità in un remoto angolo di Russia. Ambientato a cavallo degli anni ’90, la pellicola segue le avventure di Kolima e dei suoi compagni tra risse, accoltellamenti, ubriacature e bagni al fiume, ma soprattutto porta lo spettatore a conoscere la comunità dove vive il ragazzo: quella dei “criminali onesti“. Ossia una famiglia allargata di fuorilegge che ha un’etica e dei rituali ben precisi: si venerano le armi, i tatuaggi, si rispettano i disabili e gli anziani ma si disprezzano invece (con eventuale licenza di uccidere) i poliziotti, i comunisti, gli arricchiti.

Prima produzione internazionale per Gabriele Salvatores, girato in gran parte in Lituania (in condizioni atmosferiche spesso proibitive) e con un cast di giovani attori stranieri, il film vede come unica star John Malkovic, il quale veste i panni del tatuato (come vuole la tradizione siberiana) Nonno Kuzja. Prodotto dalla Cattleya di Romanzo Criminale e Acab, il film è scritto da due degli sceneggiatori più importanti del cinema italiano: Stefano Rulli e Sandro Petraglia (i quali hanno lavorato allo script insieme allo stesso scrittore Nicolai Lilin).
Educazione Siberiana uscirà nelle nostre sale il prossimo 28 febbraio 2013 distribuito da 01 Distribution e i rumour lo candidano già al prossimo Festival di Berlino. Qui potete leggere un approfondimento sul libro mentre qui trovate la pagina Facebook ufficiale.