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Ridley Scott rivela che sta lavorando a Mosè e descrive una scena del sequel di Blade Runner

Pubblicato il 05 giugno 2012 di Marlen Vazzoler

È successo di nuovo. Ridley Scott in un’intervista a Esquire ha rivelato che sta già lavorando ad un altro film, questa volta basato su una storia tratta dalla Bibbia, ovvero quella di Mosé.

“Ho qualcosa in lavorazione. Lo sto già facendo. Si chiama Moses. Scherzi a parte, sul serio. Verrà realizzato. Probabilmente non avrei dovuto farmelo scappare. Non dovrei dire nulla. Però è sicuramente nelle carte. Quello che trovo interessante su Mosè non è tutta quella roba che conoscono tutti. Mi piacciono delle cose come il suo rapporto con Ramses [II, il faraone]. Sinceramente, non prestavo attenzione a scuola quando mi è stata raccontato la storia di Mosè. Alcuni dei dettagli della sua vita sono straordinari”.

Quindi non vedremo la cacciata degli ebrei dall’Egitto e la conseguente attraversata del Mar Rosso? Chissà. Inoltre Scott non ha specificato in quale veste sta lavorando a questo film. Produttore e/o regista? Se fosse corretta la seconda ipotesi, quando mai riusciremo a vedere al cinema questo film, visto che è impegnato in The Counselor, nei sequel di Prometheus e Blade Runner, Monopoly, e con il western di cui ha parlato pochi giorni fa?

Inoltre sia la Warner che la Fox stanno sviluppando dei film avente Mosè come protagonista: Gods And Kings di Steven Spielberg e Il progetto senza titolo della Fox, sceneggiato da Bill Collage e Adam Cooper. Considerata la recente partnership di Scott con la Fox, forse il film a cui si riferiva il regista è questo, ma non avendo informazioni sulla trama non possiamo esserne certi.

The Playlist inoltre ipotizza che il film western a cui sta lavorando Scott, potrebbe essere basato sul romanzo di Paulette Jiles, ‘The Color of Lightning’. Nell’estate del 2010 era stato annunciato che Scott avrebbe girato il film e che Larry McMurtry e Diana Ossana erano stati scelti per scrivere l’adattamento cinematografico. Ma considerando la fine di alcuni progetti del regista, ovvero Brave New World e Tripoli, Scott potrebbe essere passato ad un altro western.

Infine in una video intervista con Collider, per spiegare il tono del sequel di Blade Runner, Scott ha descritto la seguente scena:

“Ci sarà un vasto terreno agricolo dove non ci sono siepi o qualsiasi altra cosa in vista, ed è piatto come la pianura di – Dove sono le grandi pianure in America?… Kansas, dove puoi vedere in lontananza per chilometri. Ed è sporco, ma è in fase di raccolta. All’orizzonte c’è una mietitrebbia con futuristiche luci klieg, perché è l’alba. La mietitrebbia è grande quanto sei case. In primo piano c’è una piccola capanna bianca con un portico, come nel film Furore. Da destra arriva una macchina, a circa sei metri da terra, inseguita da un cane. E questa è la fine, non ti dirò altro”.

Fantastica non è vero? Al momento Hampton Fancher sta lavorando alla sceneggiatura e non è certo che questa scena farà parte del film. Comunque sembra confermare che per il seguito, Scott ricreerà un design simile al primo film, d’altronde la storia si svolge a pochi anni di distanza, ma probabilmente in un altro luogo. Le distese di cui parlava Scott ricordano il paesaggio che si vede oltre i finestrini del treno, alla fine di Blade Runner.

Fonti Esquire, ThePlaylist, Collider