Avatar countdown: James Cameron, questo (s)conosciuto!

Pubblicato il 11 gennaio 2010 di Filippo Magnifico

Avatar James Cameron

Avatar, Avatar, Avatar! E’ questa la parola sulla bocca di tutti da un po’ di giorni a questa parte. C’è chi ormai non vede l’ora che arrivi il 15 gennaio, giorno in cui il film più atteso degli ultimi mesi farà il suo ingresso nelle sale italiane, e chi non ne può più di questo tam tam mediatico. In ogni caso, che il nostro parere sia pro o contro, continuiamo a parlarne. Dato che del film ormai si sa praticamente tutto, dedichiamo qualche momento al nome dietro questo progetto ambizioso: James Cameron.

Contando che in più di trent’anni questo regista ha realizzato solo otto lungometraggi, penso non sia sbagliato dire che ci troviamo di fronte ad una persona che non ha mai avuto fretta, prediligendo la qualità alla quantità. E bisogna dire il tempo gli ha dato ragione, perchè ogni suo lungometraggio, nel bene o nel male, è sempre riuscito ad occupare questi tempi morti con la sua fama. Un gran bel risultato per un uomo che partendo dall’essere un semplice operaio/camionista, è riuscito a salire i gradini del successo a tre alla volta, non trovate?

Del resto quanti sono gli autori che con solo un lungometraggio alle spalle sono riusciti a segnare la storia del cinema? Proprio così, dopo una breve esperienza nella scuderia di un maestro come Roger Corman e un primo progetto – Piraña paura – non particolarmente esaltante (che è stato anche causa di gravi problemi finanziari) il nostro amico una notte sogna uno scheletro metallico che esce dalle fiamme. Ecco che una semplice intuizione diventa l’idea alla base di uno dei lungometraggi più significativi della scena cyberpunk mondiale: Terminator.

Costato solo sei milioni di dollari, questo film riesce ad incassarne ottanta. Spinto da questo successo Cameron decide di lanciarsi in un’avventura rischiosa, continuare l’opera di Ridley Scott. E’ il 1986, Aliens – Scontro finale fa il suo ingresso nelle sale. Con questa pellicola il regista continua a portare sul grande schermo le sue eroine femminili. Una sorta di girl power sviluppato attraverso personaggi come Ellen Ripley o Sarah Connor:

Non basta. L’ambizione diventa sempre più alta con il passare del tempo, concretizzandosi in Abyss. Purtroppo il film non riesce ad ottenere il successo sperato, rimane comunque una delle opere più personali del regista:

Anche questa volta non basta. Nel 1991 esce Terminator 2: Il giorno del giudizio. Cameron riesce a stupire un’altra volta il pubblico di tutto il mondo, ribaltando i ruoli del precedente capitolo e approfondendo il suo “fatalismo futuristico” in una maniera unica. Il cyborg T-800 acquista connotati umani. Le sperimentazioni visive raggiungono il tanto ambito livello di spartiacque:

Il percorso continua con il meno apocalittico True Lies, che vede sempre Arnold Schwarzenegger come protagonista. Dopo questa riuscitissima parentesi nella action/commedy si torna alle opere ambiziose con Titanic. Un film da record: undici Oscar vinti (l’opera più premiato della storia insieme a Ben-Hur) per il maggiore incasso mondiale di tutti i tempi:

Ora, a più di dieci anni di distanza, esce Avatar. Cosa ci avrà regalato questa volta? Non si sa, ma visto un simile curriculum non possiamo fare altro che aspettarci grandi cose!

Per un viaggio più approfondito nell’universo di James Cameron date anche un’occhiata a questi link:

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