L’Italia nel corso degli anni ha accumulato ritardi mostruosi nel campo dell’industria videoludica. Basti pensare che i nostri vicini francesi hanno un colosso multinazionale come Ubisoft o che il team polacco di CD Project Red ha realizzato un prodotto come The Witcher 3 che è stato fra i più premiati da critica e pubblico del 2015.
Per fortuna qualche segnale positivo ed in controtendenza sta arrivando. Soltanto qualche giorno fa abbiamo realizzato uno speciale sulle produzioni indipendenti nostrane per Xbox One ed oggi abbiamo il piacere di presentarvi la recensione di The Town of Light realizzato dal team toscano di LKA.it già disponibile in digital delivery per PC tramite Steam e prossimamente in arrivo anche su Xbox One.
TToL è un prodotto lontano dai canoni dei blockbuster fracassoni e preferisce muoversi su corde molto più “raffinate” ed “emotive”. Il videogame ci conduce nell’ex manicomio psichiatrico di Volterra, uno dei più grandi d’Europa, per raccontarci quanto accaduto (la storia è ispirata a fatti ed eventi reali) nel 1942 a Renée, una ragazzina di 16 anni che soffre di una malattia mentale.
Il team non ha lesinato sui dettagli dei trattamenti utilizzati nei confronti dei pazienti della struttura in quegli anni, tanto che è bene sottolineare come l’esperienza sia indirizzata esclusivamente ad un pubblico adulto e non facilmente impressionabile.
Stessa cura è stata posta alla ricostruzione della struttura con oltre 7.000 metri quadrati da esplorare e non si può che lodare il lavoro svolto da un punto di vista artistico sia per il realismo del background che per lo stile usato nella realizzazione dei personaggi.
A dare ancora più atmosfera all’esperienza proposta ci pensa una colonna sonora tipicamente cinematografica che gioca tra silenzi ed accentuazione dei momenti più forti. Buonissimo il lavoro di interpretazione dei dialoghi della protagonista ad opera di Daniela D’Argenio Donati
Sul lato della componente più strettamente ludica, The Town of Light è un’avventura grafica in prima persona, incentrata prevalentemente su narrazione ed esplorazione con alcuni enigmi di facile risoluzione tanto che potremmo parlare di una sorta di thriller psicologico interattivo per volerlo catalogare nella maniera più precisa possibile.
Nell’insieme quindi The Town of Light è indubbiamente un’opera riuscita e per certi versi originale in fatto di tematiche proposte. Ovviamente è un prodotto non indirizzato a tutti sia per il forte impatto emotivo della storia proposta che per una limitata presenza di azione rispetto a quelle che sono i parametri dei blockbuster tripla A.
VOTO: 8