Videogames

The Witcher 3: Wild Hunt – La Recensione

Pubblicato il 22 maggio 2015 di Fabrizio Tropeano

Lo scrittore polacco Andrzej Sapkowski in Italia non è troppo famoso ma in molti paesi è divenuto un punto di riferimento per gli amanti della letteratura fantasy. Dal suo universo immaginifico (tipicamente fantasy ma anche con qualche venatura di originalità) nasce la saga The Witcher, produzione polacca di CD Project RED, che ci vede nei panni di Geralt “White Wolf”, uno dei più incredibili Witcher, una sorta di soldati “OGM” selezionati con cura per essere ancora più veloci, più abili e spietati rispetto agli esseri umani “normali”.

Dopo due ottimi capitoli usciti su PC (il secondo anche su Xbox 360), siamo qui a parlarvi del terzo episodio appena arrivato nei negozi ancora un volta per Personal Computer e al debutto su Xbox One e Playstation 4. La versione per la console di casa Sony è proprio quella che abbiamo testato e da cui sono stati presi anche i primissimi minuti di gioco nel filmato che segue.

The Witcher 3 di base è un tipico action RPG a sfondo fantasy (molto adulto con anche una discreta dose di sesso) e questa volta Geralt dovrà vedersela con un terribile nemico chiamato Caccia Selvaggia. Il misterioso personaggio metterà in discussione la sopravvivenza di tutta la terra di Temeria ma anche la vita di Cirilla, una giovane adottata da Geralt e che si trova in grave pericolo.

Uno degli aspetti indubbiamente più encomiabili del videogame è rappresentato dalla mappa di gioco: siamo probabilmente di fronte ad uno dei mondi virtuali più grandi di sempre in cui per fortuna potremo anche muoverci a bordo del nostro destriero,  Rutilia, con cui sarà possibile anche gareggiare e combattere. Ad arricchire le possibilità date da Witcher 3, anche Rutilia potrà essere rafforzata con vari accessori tipo paraocchi o borse che ci consentiranno di avere un inventario più ampio. Ovviamente anche il nostro alter ego tramite la spesa di punti esperienza potrà accrescere tutti i tipici parametri di un personaggio principale di un RPG.

Elemento inedito della serie poi, l’introduzione delle barche indispensabili ad arrivare in alcune isole della mappa e che rendono l’esperienza ancora più appagante e variegata. Altra novità è rappresentata dalla possibilità di giocare Gwent, variante di card game alla Magic con tanto di carte pregiate da conquistare battendo l’intelligenza artificiale o comprandole da vari negozi all’interno del gioco stesso.

Come ogni gioco di ruolo che si rispetti poi, alla storyline principale si aggiungono varie quest secondarie senza dimenticare i contratti con cui “guadagnarsi la pagnotta” uccidendo mostri giganti ed anche avventurarci in cacce al tesoro con cui dotarsi di nuove armi ed armature. The Witcher 3 è strutturato come un tipico open world e quindi saremo liberi di cambiare ogni volta che vorremo il proseguo del nostro cammino all’interno del gioco.

Passando al combat system, esso costituisce quanto di più profondo è possibile riscontrare in un gioco di ruolo, sintetizzando elementi da action puro con altri da Rpg classico. Infatti potremo lockare i nemici e decidere su quale nello specifico scaricare la nostra furia, inoltre parare ed eseguire combo in tempo reale.

Al tempo stesso però, grazie ad un comodo menù (che una volta aperto rallenterà il tempo per darci modo di fare le nostre scelte) potremo accedere agli incantesimi più svariati e ai tanti oggetti come trappole e bombe che ci torneranno utili in combattimento e non solo.

Per farvi rendere conto delle dimensioni dell’avventure proposta, completare la missione principale richiede all’incirca una quarantina di ore. Per completarlo in ogni aspetto, il tempo a lume di naso si quadruplica con effetti forse devastanti sulla vostra vita sociale.

Dal punto di vista tecnico il titolo risulta assolutamente godibile, con personaggi dettagliatissimi ed ambientazioni che risultano varie, ispirate e molto suggestive; ottime anche le animazioni e i tanti effetti luce che arricchiscono lo scenario così come il ciclo giorno/notte ed il meteo dinamico. Dobbiamo però dire che qualche problemino di frame rate è bad clipping rimane anche dopo aver installato la patch del day one. Sia chiaro, sono difetti veniali che non intaccano più di tanto la magnificenza grafica, ma era comunque giusto evidenziarli.

Splendido il sonoro, con musiche evocative, epiche e suggestive così come l’interpretazione dei dialoghi rimasti in inglese ovviamente accompagnati dai sottotitoli in italiano.

The Witcher 3: Wild Hunt  farà quindi felici tutti gli appassionati di giochi di ruolo “occidentali”: si presenta infatti come un titolo maturo, profondo, duraturo e molto divertente, in cui la bravura del giocatore viene premiata grazie ad una difficoltà che può a buon diritto definirsi tale. Qualche difetto nella realizzazione tecnica non preclude comunque un giudizio di assoluto rilievo.

VOTO: 9