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IN MEMORIAM – Gli addii più tristi nel cinema del 2014 da Seymour Hoffman a Robin Williams

Pubblicato il 31 dicembre 2014 di Valentina Torlaschi

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La fine dell’anno è un momento di bilanci, di festa, ma anche l’occasione per ripercorrere gli ultimi 12 mesi e ricordare quelle persone che ci hanno lasciato. Nell’universo cinematografico il 2014 è stato un anno particolarmente triste iniziato, lo scorso febbraio, con scomparsa, in tragiche circostanze, di Philip Seymour Hoffman. A soli 46 anni, uno dei migliori attori in circolazione che aveva regalato performance ineccepibili, immense – come quella nei panni di Truman Capote in A sangue freddo nel 2005 che gli è valsa un Oscar o quella dell’ambiguo e carismatico “filosofo-padrone” in The Master nel 2012 premiata al Festival di Venezia – e noto ai più giovani per il ruolo di Plutarch nella saga di Hunger Games, veniva trovato senza vita nella sua casa di Manhattan in seguito a un overdose di sostanze stupefacenti.

L’altra tragica scomparsa del 2014, le cui ferite sono ancora più recenti, è quella di Robin Williams che l’11 agosto scorso si è tolto la vita: un gesto estremo mosso da una depressione che non riusciva più a reggere. Williams, che aveva vinto il premio Oscar come Miglior Attore non Protagonista per Will Hunting, ha regalato nella sua lunga carriera ruoli a dir poco indimenticabili. Si va da drammi come L’Attimo Fuggente, Good Morning Vietnam e Insomnia, a commedie come Mrs. DoubtfireHook, Jumanji, Piume di Struzzo L’Uomo Bicentenario e Una Notte al Museo.

Ma purtroppo sono ancora molti volti più noti che ci hanno lasciato nel 2014 in quel di Hollywood, dal “ghostbuster” Harold Ramis, all’enfat prodige ormai invecchiata Shirley Temple, da James Garner (volto storico di Agenzia Rockford e Cowboy Spaziale per Eastwood), a Richard Attenborough (regista di Gandhi e attore-creatore del Jurassic Park) passando per la grande diva Lauren Bacall. E poi registi che hanno scritto la storia del cinema come Mike Nichols (Il Laureato) o l’autore della Nouvelle Vague Alain Resnais. O “artigiani” della settima arte come Hans Ruedi Giger, lo scultore-creatore di Alien.

Tra i celebri nomi italiani ricordiamo inoltre la scomparsa del regista Carlo Mazzacurati, l’attore-scrittore Giorgio Faletti, Lilli Carati (icona del cinema di genere e protagonista di Avere vent’anni), di Virna Lisi.

Sotto un video realizzato da IMBD che ripercorre le scomparse di questo 2014 nel cinema internazionale: