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Mamoru Oshii chiede a Suzuki dello Studio Ghibli quanti animatori vogliono licenziare

Pubblicato il 13 settembre 2014 di Marlen Vazzoler

I commenti sul futuro dello Studio Ghibli dati in questi mesi dall’ex presidente e co-fondatore Toshio Suzuki sono stati a dir poco vaghi. Potrebbe esserci una possibile ristrutturazione, Hideaki Anno è considerato l’erede artistico di Hayao Miyazaki, ma in concreto non abbiamo la minima idea di cosa voglia fare lo Studio Ghibli.
Ma qualche risposta è stata finalmente fornita giovedì sera alla proiezione del quarto episodio del live action The Next Generation -Patlabor- al Shinjuku Piccadilly Theater di Tokyo quando il regista Mamoru Oshii, manager generale del progetto, ha chiesto a Suzuki quale sarà il futuro dello studio.

“Cosa intendi fare [con lo Studio Ghibli]? La [ristrutturazione la] stai facendo perché vuoi fare dei licenziamenti?”.

Suzuki ha risposto

“Il vero motivo è perché decidere quello che dovremmo produrre e chi dovrebbe produrlo è difficile… sono questo genere di domande. Se si presenterà la giusta opportunità, mi piacerebbe fare un nuovo lavoro”.

Mantenere le correnti tempistiche dello studio, ovvero produrre un film all’anno, è estremamente faticoso, spiega Suzuki. Ha poi suggerito la possibilità di usare dello staff proveniente da altri paesi asiatici:

“Sta diventando difficile creare qualcosa interamente in Giappone, è lo stesso vale per gli anime oggigiorno. Ci sono molte persone di talento in Thailandia. Ci sono delle persone che hanno lavorato alla Pixar, poi sono tornate nella loro terra natale e hanno stabilito i loro studio. Guardando all’animazione in giro per il mondo, vediamo altri asiatici che hanno vinto grandi premi [ai festival cinematografici]”.

Oshii però non ha mollato la presa e gli ha chiesto:

“Intendi davvero chiudere [la divisione di produzione] dello Studio Ghibli? È una sofferenza per l’industria… La Production I.G. non prenderà gli animatori… Hai intenzione di licenziare i tuoi animatori e l’intero staff?”

Al che Suzuki ha risposto:

“Non ho intenzione di licenziarli tutti”.

E Oshii ha insistito:

“Quindi hai intenzione di licenziarne la metà?”

e Suzuki alla fine ha risposto

“Non lo so”.

A questo punto il licenziamento degli animatori è certo, ma quanti verranno lasciati a casa? Infine Oshii si è domandato se le recenti dichiarazioni di Suzuki in merito a Anno, come erede artistico di Miyazaki, comporteranno ad una sua assunzione

“Vuoi dire che Anno verrà al Ghibli e prenderà il posto di Miyazaki?”.

Suzuki ha spiegato

“Anno stesso si definisce pubblicamente il discepolo di Miyazaki… Miyazaki e Anno si considerano maestro e allievo”.

Citando il passato coinvolgimento di Anno al Ghibli, Oshii ha detto che potrebbe essere appropriato far dirigere a Anno un seguito di Nausicaa e il film potrebbe essere ‘oscuro e grottesco’. Suzuki ha ammesso di aver pensato la stessa cosa.

Negli ultimi anni Anno ha collaborato in due occasioni con lo Studio Ghibli, per il cortometraggio live action del 2012 Kyoshinhei Tokyo ni Arawaru (Giant God Warrior Appears in Tokyo) e come doppiatore del protagonista di Si Alza il vento. Miyazaki in passato ha dichiarato di essere aperto a un sequel di Nausicaa nella valle del vento, e che lascerebbe il progetto in mano a Anno, nel caso venisse realizzato. Ma Anno è al momento impegnato con l’ultimo film della tetralogia Rebuild di Neon Genesis Evangelion, intitolato Evangelion 3.0+1.0.
Potremmo aspettarci un sequel di Nausicaa finito Evangelion?

Da oggi fino al 16 settembre sarà possibile vedere l’ultimo film diretto da Miyazaki, Si alza il vento, nei cinema italiani. QUI potete leggere il nostro approfondimento sul film. QUI invece trovate la nostra recensione.

Fonti ANN, Rocketnews24