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Arrow, la recensione del season finale: Unthinkable

Pubblicato il 16 maggio 2014 di Lorenzo Pedrazzi

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Il finale della seconda stagione di Arrow non delude, e riscatta i balbettii dell’episodio precedente. Unthinkable conclude – almeno per ora – la battaglia tra Oliver e Slade, ponendo le basi per la prossima stagione…

Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER

Mentre Roy (Colton Haynes) riprende coscienza, dimostrando che l’antidoto per il Mirakuru funziona, gli uomini di Slade (Manu Bennett) invadono il rifugio, e costringono Oliver (Stephen Amell), Felicity (Emily Bett Rickards), Diggle (David Ramsey) e lo stesso Roy a fuggire, con l’aiuto tempestivo di Lyla Michaels (Audrey Marie Anderson). Intanto, Sara (Caity Lotz) ha chiesto aiuto a Nyssa al Ghul e alla Lega degli Assassini, che si uniscono a Oliver per la battaglia finale contro i supersoldati; Oliver, però, diffida dei loro metodi, e pretende che si limitino a colpire i nemici con l’antidoto, senza ucciderli. Diggle e Lyla, nel frattempo, irrompono nella sede operativa di A.R.G.U.S. per costringere Amanda Waller (Cynthia Addai-Robinson) a richiamare il drone che sta per bombardare Starling City. Messo alle strette, Slade fa rapire prima Laurel (Katie Cassidy) e poi Felicity, con la promessa di uccidere la donna che Oliver ama di più.
Parallelamente, nei flashback sull’isola, Oliver e Slade lottano all’ultimo sangue mentre la nave affonda…

Unthinkable

Pur scontando il calo degli ultimi mesi, Arrow chiude la sua seconda stagione confermando il netto miglioramento dello show rispetto all’anno passato: Unthinkable rappresenta il culmine di un percorso formativo che, a partire dall’inizio della stagione appena conclusa, ha mutato profondamente l’identità e gli obiettivi di Oliver, trasformandolo da vigilante a supereroe, da killer a protettore della città, secondo una genesi lenta e graduale che ha salvaguardato la coerenza psicologica del personaggio. Per questa ragione, nell’ultimo episodio, era fondamentale che Oliver non si abbandonasse alla furia dell’omicidio: scegliendo di risparmiare Slade/Deathstroke dopo averlo sconfitto in combattimento (e dopo averlo privato della superforza), Oliver abbraccia definitivamente il suo ruolo di supereroe, optando per la via più difficile ma, al contempo, anche più luminosa, quella della compassione. Per il resto, Unthinkable è una cavalcata ricca di tensione che incide alcuni momenti iconici nella storia dello show: Roy indossa per la prima volta la sua maschera rossa, che poi diverrà il suo tratto distintivo come Red Arrow o Arsenale, mentre Laurel riceve da Sara il giubbetto di Canary, segno che prossimamente la ragazza intraprenderà la sua carriera di supereroina con l’identità di Black Canary, proprio come nei fumetti. Peccato però che il povero detective Lance soffra le conseguenze della battaglia, e si accasci a terra in preda alla sofferenza: la sua sorte viene lasciata in sospeso, e per conoscerla dovremo attendere la seconda stagione.

Unthinkable

L’intervento della Lega degli Assassini e altre soluzioni intriganti, come lo scontro fra Oliver e Slade giocato sull’alternanza fra passato e presente, sono garanzia di spettacolo e di piacevolissime scene d’azione (c’è da dire che, da questo punto di vista, Arrow è ancora superiore a Agents of S.H.I.E.L.D.), mentre il finale getta le basi per il futuro della serie: Thea ritrova l’amore di Roy, ma si sente tradita anche da lui quando scopre le sue attitudini da vigilante, e sceglie quindi di passare al “lato oscuro” con suo padre, Malcolm Merlyn; Oliver non ha più un soldo, e dovrà lottare per riprendere possesso della Queen Consolidated, la società di famiglia; e infine, nei flashback, scopriamo che il ragazzo non ha trascorso tutto il suo tempo sull’isola, ma è stato prelevato da Amanda Waller e portato a Hong Kong… viene da chiedersi per quale motivo non sia potuto ritornare a casa, e perché in seguito sia ritornato sull’isola, ma anche questo lo scopriremo nella prossima stagione. Da notare, poi, la fredda esecuzione di Isabel Rochev (Summer Glau) da parte di Nyssa al Ghul, e il cinico stratagemma utilizzato da Oliver e Felicity per fare in modo che la ragazza venisse rapita da Slade: Oliver la nasconde in casa sua (che, lo ricordiamo, è costantemente sorvegliata da Slade tramite telecamere) e le dice chiaramente che la ama, con grande sorpresa – ma anche una certa soddisfazione – di tutti noi. Si tratta però di un piano che ci viene svelato solo alla fine, quando Felicity, presa in ostaggio da Slade, gli inietta l’antidoto, rendendolo vulnerabile agli attacchi di Oliver. Va beh, un po’ ci avevo sperato nel loro amore, anche se qualcosa di vero c’è sicuramente (solo che non possono esprimerlo in modo esplicito perché complicherebbe troppo la situazione). Sara, invece, parte con Nyssa, e probabilmente non la vedremo per un po’.

Unthinkable

Insomma, Unthinkable chiude degnamente una stagione che, nonostante la scrittura un po’ incerta di alcuni episodi, ha saputo intrattenere e divertire per tutta la sua durata, approfondendo ulteriormente i legami dello show con l’universo DC. D’altra parte, se The Flash è diventato realtà, è anche merito dell’ottimo trattamento che è stato riservato a Barry Allen all’interno dello show.

La citazione: «Per combattere l’impensabile, devi essere disposto a fare l’impensabile.»

Ho apprezzato: l’arrivo della Lega degli Assassini; lo stratagemma di Oliver e Felicity; Roy che indossa la maschera di Red Arrow; le scene d’azione; lo scontro fra Oliver e Slade, alternato fra passato e presente.

Non ho apprezzato: nulla di rilevante.

Potete scoprire, commentare e votare tutti gli episodi di Arrow sul nostro Episode39 a questo LINK.

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