Uno dei segreti meglio custoditi è senza dubbio la lista completa dei membri Academy of motion picture arts and sciences, l’associazione che ogni anno consegna i premi Oscar (domenica notte il live blogging della cerimonia qui Screenweek).
Essere membri dell’Academy non è però un segreto di stato e molti attori, registi e professionisti ne parlano e ne hanno parlato tranquillamente in interviste e varie dichiarazioni. Cosa ha fatto quindi il Los Angeles per scoprire l’identità di almeno l’89% dei 5.765 membri votanti?
Si è messo a spulciare curriculum, pubblicazioni, biografie, interviste e un’infinita di materiale fino ad arrivare alla scioccante conclusione.
Era noto che una buona fetta dei votanti fosse anziana e di razza caucasica, considerando anche il fatto che una volta entrati si rimane membri a vita. È davvero incredibile (e spiega molte cose) che tuttavia il 94% dei votanti sia di bianco, il 77% di sesso maschile e solo il 14% ha un età inferiore ai 50 anni (l’età media è di 62 anni).
Centinaia di membri votanti hanno lasciato l’industria cinematografica da moltissimi anni, eppure sono chiamati a votare le migliori pellicole, interpretazioni e sceneggiature. È un caso che pellicole come Drive e Shame siano quinti state completamente snobbate, così come lo scorso anno Il Discorso del Re riuscì a superare il favorito della critica (e ben più “giovane”) The Social Network?
Attenzione a gridare subito allo scandalo. L’analisi riporta anche come le percentuali in alcuni casi riflettano le quote corrispondenti e realistiche dell’industria. Il 19% degli sceneggiatori votanti è di sesso femminile, così come lo è il 17% del totale attivo.
Non a caso ci sono opinioni discordanti anche tra gli stessi membri. Il presidente dell’Academy Frank Pierson sostiene infatti questa tesi:
Non vedo alcuna ragione per cui l’Academy dovrebbe rappresentare l’intera popolazione americana. Quello è compito dei People Choice Awards, che sono per bambini. Noi rappresentiamo i professionisti del mondo del cinema, e se questo non rispecchia la popolazione generale, così sia.
Bill Duke è invece insoddisfatto per l’apparente mancanza di interesse nel diversificare l’Academy:
La comunità nera vede l’Academy come un ente che ignora le esigenze, i bisogni, i desideri e la rappresentanza di registi neri, produttori, attori e scrittori. Che sia vero o no, è così che viene percepita – come un gruppo elitario senza alcuna preoccupazione o riguardo per le comunità di minoranza e l’industria. E non sembra intenzionata a far cambiare questa percezione.
Possiamo elencare centinaia di casi a favore di una tesi o dell’altra. Qual è la vostra opinione? Quali Oscar potrebbero essere stati persi a causa della squilibrata composizione dell’associazione?
Tornate a trovarci nel pomeriggio per il secondo appuntamento con le previsioni degli Oscar, che ci accompagneranno per tutta la settimana (qui le previsioni per le migliori sceneggiature).
Anche quest’anno seguiremo in diretta l’84esima edizione degli Academy of motion picture arts and sciences Awards. L’appuntamento è per domenica 26 febbraio, non mancate!
Fonte: L.A.Times